La Colombia ha sospeso la condivisione di informazioni di intelligence con gli Stati Uniti

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha ordinato di sospendere la condivisione di informazioni di intelligence con il governo statunitense fino a che gli Stati Uniti continueranno ad attaccare le barche di presunti narcotrafficanti nel mar dei Caraibi e nell’oceano Pacifico. La Colombia è tradizionalmente alleata degli Stati Uniti, e fornisce loro gran parte delle informazioni relative alla produzione e al trasporto di droghe illegali nella regione. Da quando Donald Trump è tornato presidente però i rispettivi governi si sono scontrati varie volte, anche pubblicamente e in maniera molto dura.
A partire da settembre gli Stati Uniti hanno iniziato ad attaccare barche che accusano di trasportare droghe illegali verso il loro territorio: ne hanno distrutte 20 nel mar dei Caraibi e nel Pacifico, uccidendo 76 persone. Petro, che è un ex guerrigliero ed è il primo presidente di sinistra della Colombia, ha criticato anche il grosso invio da parte degli Stati Uniti di soldati e mezzi militari nella zona dei Caraibi: fa parte di un’operazione per minacciare il dittatore venezuelano Nicolás Maduro, che gli Stati Uniti hanno accusato di essere legato a importanti gruppi di narcotrafficanti e stanno cercando di rimuovere.
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