C’è stato un attacco nella moschea di una scuola a Giacarta
Un'esplosione ha ferito 54 persone, ed è stato individuato un sospettato di 17 anni

Venerdì a Giacarta, la capitale dell’Indonesia, c’è stata un’esplosione nella moschea di un liceo, mentre era in corso una preghiera, intorno alle 12:15 (ora locale): il capo della polizia locale Asep Edi Suheri ha detto che sono state ricoverate 54 persone, con ferite che vanno da lievi a serie, ma nessuno è in pericolo di vita. La polizia ha detto che è stato individuato un sospettato: un ragazzo di 17 anni che al momento sta venendo sottoposto a un intervento chirurgico.
La dichiarazione della polizia è arrivata dopo che diversi giornali locali, fra cui anche l’agenzia di stampa pubblica Antara, avevano diffuso diverse informazioni e foto sull’attacco, che però al momento rimangono in gran parte non confermate ufficialmente. Una foto che sta circolando molto mostra un ragazzo a terra con del sangue attorno alla testa e ai suoi piedi una cintura per portare armi, una pistola e un fucile. Non è chiaro se il ragazzo abbia usato una di queste armi per spararsi o ferirsi, né sono state date conferme ufficiali che sia lo stesso che la polizia considera il sospettato, anche se è probabile. Il viceministro per gli affari politici e di sicurezza Lodewijk Freidrich Paulus ha detto che si tratterebbe di armi giocattolo, o comunque non di armi caricate con proiettili veri.
Sul fucile, si vede in un’altra foto, ci sono diverse scritte a pennarello bianco, fra cui «selezione naturale» (presente anche sulla maglietta del ragazzo), «benvenuti all’inferno» e «per Agartha», un regno sotterraneo e leggendario da cui, secondo i nazisti, provenivano gli ariani, e che sarebbe stato sotto la catena montuosa dell’Himalaya.
Sul fucile sono anche scritti i nomi di Luca Traini, Brenton Tarrant, Alexandre Bissonnette, tre persone accomunate dall’aver compiuto attacchi di matrice razzista. Luca Traini è un neofascista italiano che nel 2018 a Macerata sparò a diverse persone straniere, scegliendole a caso tra quelle che incontrava per le vie della città, ferendone sei; nel 2017 a Québec City, in Canada, Alexandre Bissonnette aprì il fuoco durante una preghiera in una moschea, uccidendo sei persone; Brenton Tarrant è un suprematista bianco che nel 2019 compì due attentati a Christchurch, in Nuova Zelanda, in una moschea e in un centro islamico, uccidendo 51 persone musulmane che si trovavano in quei luoghi per la preghiera. Sulle sue armi aveva scritto i nomi di altre persone che avevano compiuto attentati razzisti, fra cui proprio quelli di Traini e Bissonnette.



