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  • Venerdì 31 ottobre 2025

Emanuele Pozzolo è stato condannato a un anno e tre mesi per porto abusivo di armi

Per l'incidente di Capodanno in cui un colpo sparato dalla pistola del deputato aveva ferito una persona

Emanuele Pozzolo alla Camera, 22 gennaio 2025 (ANSA/FABIO FRUSTACI)
Emanuele Pozzolo alla Camera, 22 gennaio 2025 (ANSA/FABIO FRUSTACI)
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Il deputato Emanuele Pozzolo, che era stato eletto con Fratelli d’Italia ma era poi stato espulso, è stato condannato in primo grado dal tribunale di Biella a un anno e tre mesi per porto abusivo di armi, con sospensione condizionale della pena. Era stato processato per l’incidente del Capodanno del 2024, quando durante una festa a Rosazza (un paese a nord di Biella, in Piemonte) a cui partecipavano lui e altri membri del partito fu ferita una persona con uno sparo proveniente da una pistola di proprietà di Pozzolo. Non è mai stato accertato chi ha sparato. I giudici lo hanno assolto dall’accusa di porto di munizioni in luogo pubblico, dicendo che il fatto non sussiste.

L’uomo ferito nell’incidente si chiama Luca Campana, compagno della figlia di Pablito Morello, agente della polizia penitenziaria e all’epoca capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, anche lui presente alla festa. Pozzolo aveva sempre negato di essere stato lui a sparare, e aveva detto che il colpo sarebbe partito accidentalmente mentre Morello maneggiava la sua pistola (un piccolo revolver North American Arms LR 22).

La sua versione è sempre apparsa piuttosto fragile, dal momento che è praticamente impossibile che una pistola spari da sola inavvertitamente, magari dopo essere caduta o mentre qualcuno la pulisce. Due testimoni avevano poi dato versioni differenti dalla sua, accusandolo di avere sparato. Inoltre era risultato positivo alla “prova dello stub”, un test che serve a trovare eventuali residui lasciati da un colpo d’arma da fuoco sul corpo e sui vestiti di una persona.

L’accusa aveva chiesto di condannarlo a un anno e sei mesi di reclusione. Venerdì, dopo la lettura della sentenza, Pozzolo ha detto che era stata «sgretolata un’altra parte delle accuse che erano state montate dai media».

Pozzolo era stato rinviato a giudizio lo scorso novembre. Già allora era stato deciso che non sarebbe stato processato per due reati di cui era stato accusato inizialmente: quello di lesioni, dato che Campana aveva ritirato la querela con cui lo accusava di aver sparato accordandosi con Pozzolo per un risarcimento; e quello di accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi, che erano decadute per oblazione. L’oblazione è un rito alternativo al processo per cui un’accusa decade in cambio del pagamento allo Stato di una somma di denaro.