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  • Mercoledì 29 ottobre 2025

Il processo per cyberbullismo ai danni di Brigitte Macron

Dieci persone sono accusate di aver alimentato la teoria complottista secondo cui la moglie del presidente francese sarebbe biologicamente un uomo

Brigitte Macron nel 2024 (Stephanie Lecocq/Pool via AP)
Brigitte Macron nel 2024 (Stephanie Lecocq/Pool via AP)
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Lunedì e martedì a Parigi si è svolto un processo per cyberbullismo contro dieci persone accusate di aver alimentato la teoria cospirazionista secondo cui Brigitte Macron, la moglie del presidente francese Emmanuel Macron, sarebbe biologicamente un uomo (cioè una donna trans, che però è un’espressione raramente usata dai complottisti, che hanno idee transfobiche e sostanzialmente negano che le donne trans siano donne). È una tesi senza alcun fondamento, ma che circola da anni negli ambienti complottisti sia in Francia che all’estero. Da circa un anno i coniugi Macron hanno iniziato a denunciare quelli che sono ritenuti i principali divulgatori di questa teoria, e sono in corso diversi processi. La sentenza per quello di questa settimana è prevista per gennaio del 2026.

Il processo è partito da una denuncia presentata da Brigitte Macron nell’estate del 2024, dopo che alcune sue foto in costume erano state diffuse online ed erano state usate da molti utenti per deriderla e alimentare la teoria cospirazionista. La polizia ha individuato dieci profili ritenuti i principali responsabili della diffusione, e contro i loro proprietari è stata intentata la causa.

Le persone imputate sono otto uomini e due donne fra i 41 e i 65 anni, accusate di aver danneggiato le condizioni di vita e la salute mentale di Macron e per cui la procura ha chiesto dai 3 ai 12 mesi di carcere con pena sospesa. Fra loro ci sono persone comuni, con profili sui social da poche decine di follower, ma anche tre persone piuttosto famose nell’ambiente cospirazionista francese: la medium Amandine Roy, lo scrittore Aurélien Poirson-Atlan e il gallerista Bertrand Scholler, per i quali sono state chieste le pene più severe. 

L’imputato Aurélien Poirson-Atlan in tribunale, il 28 ottobre 2025 (AP Photo/Christophe Ena)

Amandine Roy è considerata la principale responsabile della diffusione della teoria secondo cui Brigitte Macron sarebbe un uomo: nel 2021 pubblicò sul suo canale YouTube un’intervista di oltre quattro ore alla giornalista indipendente Natacha Rey, che sosteneva che Brigitte Macron non fosse nata donna ma sarebbe in realtà Jean-Michel Trogneux, che è suo fratello maggiore. Secondo questa tesi, Macron avrebbe poi fatto una transizione per cambiare genere. L’intervista ebbe oltre 450mila visualizzazioni in pochi giorni, prima di essere rimossa dalla piattaforma (dove è stata poi più volte ricaricata e cancellata nuovamente).

Nel 2024 Roy e Rey erano state condannate in una causa separata per diffamazione a risarcire Macron e Jean-Michel Trogneux, ma a luglio di quest’anno la Corte d’appello ha ribaltato la sentenza, sostenendo che l’accusa di essersi sottoposta a una transizione di genere e di non aver voluto renderla pubblica «non può costituire un attacco all’onore o alla reputazione». Macron ha fatto ricorso in Cassazione.

Aurélien Poirson-Atlan e Bertrand Scholler, che gestivano due account su X dedicati alle teorie del complotto seguiti rispettivamente da circa 200mila e 100mila persone, sono invece accusati di essere fra i principali alimentatori della teoria. Poirson-Atlan sostiene anche che Brigitte Macron dovrebbe essere processata per pedofilia e abuso di minori, dato che lei ed Emmanuel Macron si sono incontrati quando avevano rispettivamente 39 e 14 anni e lei era la sua insegnante di teatro, e hanno iniziato a frequentarsi quando lui ne aveva 16 (quello della pedofilia è un tema caro agli ambienti complottisti, che sostengono che il mondo sia governato da un gruppo occulto di pedofili ed ebrei).

Entrambi sono vicini al giornalista Xavier Poussard, già denunciato da Macron e indagato in un caso separato. Poussard ha lavorato per anni per la newsletter complottista di estrema destra Faits et documents ed è l’autore del libro Becoming Brigitte, uscito con una prefazione della nota podcaster statunitense Candace Owens, a sua volta autrice di una serie di video complottsti su YouTube dallo stesso titolo e con milioni di visualizzazioni.

La figlia di Brigitte Macron, Tiphaine Auziere, in tribunale, il 28 ottobre 2025 (AP Photo/Christophe Ena)

Diversi imputati hanno invocato il loro diritto alla libertà di parola e alla satira per difendersi dalle accuse di cyberbullismo. Brigitte Macron non si è presentata in aula e si è rifiutata di sottoporsi a un esame medico che attestasse un deterioramento delle sue condizioni di salute mentale.

Al suo posto martedì ha testimoniato sua figlia, Tiphaine Auziere, un’avvocata di 41 anni. Auziere ha detto che sua madre è «costretta a prestare attenzione al suo abbigliamento e al suo portamento» dato che «sa che la sua immagine potrebbe essere strumentalizzata al servizio di bugie e teorie fallaci» e che questo ha peggiorato la sua vita. Inoltre Macron vivrebbe in un costante stato di ansia per le conseguenze che questa storia sta avendo sui suoi famigliari, in particolare i suoi nipoti minorenni a cui vengono fatte domande in merito dai compagni di scuola.

– Leggi anche: I coniugi Macron contro la falsa teoria secondo cui Brigitte sarebbe un uomo