Il fortissimo uragano Melissa ha attraversato la Giamaica
È una delle più violente tempeste della storia recente nella zona dell'oceano Atlantico, e ora si sta spostando verso Cuba

altre
foto
Verso le 18 italiane di martedì l’uragano Melissa ha raggiunto la Giamaica: è una delle più violente tempeste della storia recente nella zona dell’oceano Atlantico e la più forte mai registrata sull’isola nel momento in cui l’ha colpita, con venti che hanno raggiunto velocità di 298 chilometri orari.
L’intensità della tempesta è diminuita man mano che attraversava l’isola: verso le 22:30 italiane il centro dell’uragano si è spostato fuori dall’isola, dove i venti restano comunque fortissimi. Ora si sta muovendo verso Cuba. Man mano che si avvicinava in Giamaica la tempesta aveva già causato la morte di sette persone: tre sull’isola e altre quattro tra Haiti e la Repubblica Dominicana. Al momento non ci sono notizie di altri morti in Giamaica.
Sull’isola l’uragano ha già provocato danni a varie infrastrutture, scuole e ospedali compresi: ha divelto i tetti di vari edifici, allagato strade e fatto cadere alberi che ne hanno rese impraticabili altre; centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza connessione internet in diverse parti dell’isola perché i venti, fortissimi, hanno abbattuto alcune linee elettriche; le autorità locali hanno detto che tra i vari rischi per la cittadinanza c’è anche quello dei coccodrilli portati in zone residenziali dall’acqua: è stato consigliato di tenersi lontani dalle zone allagate anche per questo motivo.
L’uragano ha raggiunto la Giamaica da sud-ovest, colpendo la costa vicino a New Hope: sta continuando a muoversi verso nord-est, con venti fortissimi che con tutta probabilità, insieme ad altrettanto forti piogge, causeranno grossi danni. Melissa è arrivato in Giamaica un uragano di categoria 5, il livello massimo previsto dalla scala Saffir-Simpson, che classifica l’intensità degli uragani, perché la velocità dei venti prodotti supera i 252 chilometri all’ora. Da quando ha colpito la Giamaica la tempesta è lievemente diminuita di intensità ed è scesa alla categoria 4.

In vista del suo arrivo l’ONU aveva annunciato l’invio di personale a Cuba (dove è previsto che l’uragano arrivi fra martedì e mercoledì) e in Giamaica, dichiarando che era pronto a partire e che lo avrebbe fatto appena le condizioni meteorologiche lo avrebbero consentito.
Nei due giorni precedenti all’arrivo di Melissa in Giamaica erano rimaste senza elettricità decine di migliaia di utenze, e il governo giamaicano aveva ordinato l’evacuazione di alcune zone di Kingston e di altre parti dell’isola. In alcune aree rurali, gli scuolabus sono stati utilizzati per trasportare le persone verso i quasi 900 rifugi messi a disposizione.

Persone rifugiate dentro una scuola in attesa dell’arrivo dell’uragano Melissa (AP Photo/Matias Delacroix)
Diversi climatologi hanno affermato che l’intensità e le caratteristiche dell’uragano Melissa possono essere ricondotte in parte al cambiamento climatico legato alle attività umane. Le temperature particolarmente alte hanno contribuito a produrre una maggiore evaporazione sulla superficie del mare con la produzione di fronti di aria umida che si sono mescolati con l’aria a una temperatura inferiore. L’incontro tra queste masse di aria con temperatura e umidità differenti ha favorito la produzione dei sistemi nuvolosi che hanno poi portato alla formazione dell’uragano stesso.
L’ultimo grande uragano a colpire la Giamaica fu Gilbert, nel settembre del 1988, che causò 40 morti e danni considerevoli. Da allora, sull’isola ci sono stati diversi altri uragani, tra cui Beryl nel luglio del 2024, che tuttavia non aveva toccato terra sull’isola. A Cuba le autorità hanno già iniziato a chiudere le scuole e a evacuare i residenti. Proseguendo verso nord, l’uragano potrebbe colpire infine le Bahamas meridionali e le Isole Turks e Caicos, anche se per ora non si sa con quale intensità.









