Hamas ha riconsegnato un altro corpo attribuito a un ostaggio israeliano

Lunedì sera Hamas ha riconsegnato un altro corpo attribuito a un ostaggio israeliano. Come nei casi precedenti, i miliziani lo hanno consegnato alla Croce Rossa nella Striscia di Gaza, che a sua volta lo ha dato all’esercito israeliano, incaricato di portarlo in Israele. Qui sarà identificato e, se sarà confermato che è il corpo di un ostaggio, questo sarà il 16esimo dei 28 che Hamas si è impegnato a restituire secondo gli accordi per il cessate il fuoco di due settimane fa. Negli scorsi giorni era accaduto che uno dei corpi riconsegnati non corrispondesse all’identità di nessuno degli ostaggi rapiti negli attacchi del 7 ottobre 2023.
Finora Hamas non è riuscito a consegnare tutti i corpi degli ostaggi perché sostiene di non riuscire a localizzarli: potrebbero essere finiti sotto le macerie causate dagli estesi bombardamenti israeliani o essere in mano ad altri gruppi armati della Striscia. Per Israele i ritardi sono un problema per la tenuta del cessate il fuoco: ha accusato il gruppo di non fare abbastanza per recuperarli e diversi membri del governo hanno esortato il primo ministro Benjamin Netanyahu a usare i ritardi come un pretesto per riprendere la guerra. In queste settimane l’esercito israeliano è inoltre tornato a bombardare più volte la Striscia di Gaza, accusando Hamas di aver compiuto attacchi contro il proprio esercito.


