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  • Lunedì 20 ottobre 2025

C’è di nuovo Cuneo, nella pallavolo maschile

È tornata in Superlega dopo 11 anni: con una squadra nuova ma con i soliti tifosi, e con l'obiettivo di non arrivare ultima

I giocatori di Cuneo durante un'amichevole: al centro Ivan Zaytsev (Danilo Ninotto/Cuneo Volley)
I giocatori di Cuneo durante un'amichevole: al centro Ivan Zaytsev (Danilo Ninotto/Cuneo Volley)
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Undici anni dopo l’ultima volta, quest’anno la squadra di Cuneo giocherà di nuovo nel principale campionato italiano maschile di pallavolo, che allora si chiamava Serie A1 e ora si chiama Superlega. Cuneo giocherà la sua prima partita della prima giornata di Superlega 2025-26 in trasferta contro Padova, nella sera di lunedì 20 ottobre.

In realtà è una squadra diversa: la società precedente fallì nel 2014 e quella attuale, rifondata nel 2015, ha cambiato nome, logo e proprietà, mantenendo il gruppo di tifosi e il palazzetto della squadra precedente. È però una squadra con ambizioni ben diverse rispetto a qualche anno fa.

Tra gli anni Novanta e Duemila, un periodo culminato con la vittoria del campionato nel 2010, Cuneo era tra le squadre italiane più forti e competitive. In questa stagione da neopromossa l’obiettivo primario sarà invece rimanere in Superlega, e quindi in sostanza non arrivare ultima: retrocede infatti in A2 solo la 12esima squadra su 12.

Per riuscire a restare in Superlega la società ha confermato l’allenatore della promozione, Matteo Battocchio, e un paio di giocatori (il libero Domenico Cavaccini e il centrale Lorenzo Codarin), ma per il resto ha cambiato tanto. Tra i nuovi arrivati i due più noti ed esperti sono Ivan Zaytsev, 37enne schiacciatore o opposto con oltre 250 presenze con la Nazionale italiana, e l’alzatore Michele Baranowicz, 36 anni, che ha giocato in molte squadre italiane (e nella Nazionale), compresa la vecchia Cuneo.

Non sarà semplice salvarsi, ma senza dubbio c’è grande entusiasmo a Cuneo per il ritorno in Superlega. Già a giugno, nelle prime due settimane della campagna abbonamenti, ne erano stati venduti più di mille, e la scorsa settimana a un evento di presentazione della squadra c’erano duemila persone al PalaCastagnaretta (che era tutto pieno la scorsa primavera per la partita decisiva per la promozione in Superlega, contro Brescia). Gli ultras di Cuneo, i cosiddetti Blu Brothers, sono da sempre considerati tra i più appassionati in Italia per quanto riguarda la pallavolo maschile.

La presentazione della squadra, con i tifosi sullo sfondo

Il Cuneo Volley Ball Club nacque nel 1958, ma fu solo verso la fine degli anni Ottanta, con l’arrivo dello sponsor Alpitour e l’acquisto del titolo di Serie A2 dalla squadra di Agrigento, che cominciò a competere ad alti livelli. A metà degli anni Novanta, con Silvano Prandi allenatore, arrivarono alcuni dei migliori giocatori italiani (quelli della cosiddetta “Generazione di fenomeni“): Andrea Lucchetta, Samuele Papi, Claudio Galli e Ferdinando De Giorgi. Nel 1996 Cuneo vinse i primi trofei: una Coppa Italia battendo in finale la Sisley Treviso e una Coppa CEV, terza per importanza in Europa. Nel 2002, con De Giorgi allenatore, Andrea Sartoretti opposto e un nuovo nome (Piemonte Volley) rifece la doppietta Coppa Italia-Coppa CEV.

Il periodo di maggior successo fu quello dal 2003 fino allo scioglimento, quando la squadra fu comprata dall’imprenditore Valter Lannutti. Arrivarono altri giocatori molto forti, anche stranieri, come Giba e Wout Wijsmans, e soprattutto nel 2010 Cuneo vinse il suo unico campionato italiano battendo in finale la miglior squadra di quel periodo, Trento, per 3 set a 1. L’allenatore di quella squadra era Alberto Giuliani e in campo c’erano giocatori di livello internazionale come Nikola Grbic, Luigi Mastrangelo e Vladimir Nikolov.

Nel 2014, un po’ a sorpresa, Lannutti disse di non voler più continuare a investire nella squadra, che non si iscrisse al campionato e di fatto cessò le attività (perché scelse di non cedere il titolo).

La squadra della finale Scudetto contro Trento, da sinistra in senso orario: Hubert Henno, Simone Parodi, Luigi Mastrangelo, Nikola Grbic, Vladimir Nikolov e Wout Wijsmans (Alessandro Fiocchi – LaPresse)

La società attuale quindi fu di fatto fondata da zero, e nel 2015-16 ripartì dalla Serie B2. Formalmente non ha la continuità storica con la vecchia squadra, ma come detto i vecchi tifosi di Cuneo presero a seguirla come fosse la stessa. Dal 2022 il presidente è Gabriele Costamagna, imprenditore digitale di 39 anni che era entrato in società nel 2017 come collaboratore nell’area marketing. Presentando la stagione, Costamagna ha auspicato una «alleanza tra imprese, istituzioni, politica e territorio» per sostenere economicamente il ritorno in Superlega. «È finita l’era dei presidenti mecenati, che resistono solo a Perugia e Civitanova: la nuova normalità è quella di società sportive supportate da ecosistemi costruiti nel tempo», ha detto.