Che cosa sappiamo sulla bomba esplosa davanti alla casa di Sigfrido Ranucci

Non ci sono ancora molti elementi e le indagini si stanno concentrando sulle numerose inchieste di Report sulla criminalità

Il giornalista Sigfrido Ranucci si affaccia dal balcone della redazione di Report per salutare il presidio in sua solidarietà a Roma, 17 ottobre 2025 (ANSA/FABIO CIMAGLIA)
Il giornalista Sigfrido Ranucci si affaccia dal balcone della redazione di Report per salutare il presidio in sua solidarietà a Roma, 17 ottobre 2025 (ANSA/FABIO CIMAGLIA)
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La procura di Roma ha avviato le indagini sulla bomba rudimentale che giovedì notte ha danneggiato le auto di due figli del giornalista Sigfrido Ranucci, il conduttore della trasmissione Report di Rai 3, ma al momento non è chiaro chi siano stati i responsabili. Ranucci in passato aveva ricevuto diverse intimidazioni e per questo era accompagnato nei suoi spostamenti da una scorta, senza sorveglianza notturna.

Le ipotesi sui responsabili sono per ora legate alle inchieste fatte dalla trasmissione, per esempio sulla criminalità albanese, il rapporto tra alcuni gruppi di ultrà e l’estrema destra o ancora gli interessi economici legati ad alcune grandi iniziative, come la costruzione di un nuovo porto privato per navi da crociera a Fiumicino.

Giovedì sera intorno alle 21:40 Ranucci era rientrato nella sua casa a Campo Ascolano, una frazione di Pomezia (Roma), dove non tornava da martedì scorso. Aveva salutato la scorta e poco dopo aveva accolto la figlia Michela, rientrata a casa con un’altra automobile. Poco prima delle 22:20 avevano poi sentito una forte esplosione provenire dal vialetto davanti all’abitazione, che aveva distrutto buona parte dell’auto della figlia e danneggiato un’altra automobile di famiglia. Ranucci ha detto di aver ricostruito l’ora dell’esplosione grazie a un vicino, che stava registrando un messaggio vocale quando c’è stato il forte colpo.

La bomba utilizzata era rudimentale (si è parlato di una “bomba carta”) e non aveva un comando a distanza per essere attivata. L’ipotesi è che qualcuno abbia acceso direttamente la miccia, pochi secondi prima dell’esplosione, attendendo un momento in cui non ci fosse nessuno nelle vicinanze della casa. Un abitante della zona ha detto di avere visto una persona con la testa coperta da un cappuccio, ma per ora non ci sono elementi certi.

I danni causati dall’esplosione (ANSA/EMANUELE VALERI)

I carabinieri del nucleo investigativo di Frascati e di Roma hanno raccolto i video delle telecamere nella zona, mentre sono state raccolte anche informazioni sul percorso che aveva fatto Ranucci per tornare a casa, in modo da verificare se fosse seguito da qualcuno. Gli abitanti della zona hanno detto che nei giorni scorsi c’erano state altre esplosioni, ma non è chiaro se fossero in preparazione dell’iniziativa di giovedì.

Ranucci in passato aveva ricevuto varie intimidazioni per lo più legate alle attività di inchiesta di Report, trasmissione che conduce dal 2017, dopo esserne stato a lungo tra i principali autori. Raccontando i dettagli dell’esplosione, ha detto che nel 2024 erano stati trovati due proiettili davanti casa, poco dopo la messa in onda di una puntata dedicata alla cosiddetta “trattativa Stato-mafia”. La notizia non era stata diffusa e dopo alcune verifiche si era deciso di mantenere lo stesso livello di scorta, senza sorveglianza notturna e con l’accompagnamento fino alla soglia di casa. In seguito all’esplosione di giovedì è prevista una revisione dei livelli della scorta con l’assegnazione di un’automobile blindata.

In molti anni di attività, Report ha prodotto numerose inchieste giornalistiche sugli argomenti più disparati, cosa che complica la ricostruzione delle motivazioni e la ricerca dei responsabili. La vicenda potrebbe essere legata ad alcuni ambienti della criminalità nella zona di Campo Ascolano: la trasmissione in passato si era occupata del narcotraffico che coinvolge la criminalità organizzata tra Italia e Albania. Ma Ranucci si era anche occupato di certi ambienti delle tifoserie calcistiche, in particolare dei gruppi di ultrà noti per avere rapporti con l’estrema destra e la criminalità organizzata. Altre inchieste avevano riguardato la costruzione del porto crocieristico di Fiumicino con i grandi interessi economici che ha sollevato negli ultimi tempi.

Ranucci aveva inoltre da poco annunciato alcuni degli argomenti della nuova stagione di Report, dicendo di voler tornare a occuparsi delle stragi in Italia, ma anche dei finanziamenti di alcuni progetti legati alla costruzione di parchi eolici, appalti nel settore pubblico e gestione dei fondi nella pubblica amministrazione.