Foto notevoli di una giornata importante per Israele e Palestina
La commozione per il ritorno degli ostaggi in Israele, i bus dei prigionieri palestinesi tra le macerie e l'apparato scenico di Trump, tra le altre cose

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Lunedì è stata una giornata molto importante in Medio Oriente (il Post l’ha seguita con questo liveblog). C’è stato lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi, poi Trump ha fatto un discorso trionfale alla Knesset, il parlamento israeliano, e infine è andato in Egitto dove ha incontrato una trentina di leader internazionali per discutere del futuro di Gaza, con risultati poco concreti. La giornata è stata anche ricca di momenti di propaganda per Trump, che è stato e si è assai celebrato, e ha lasciato irrisolte molte delle questioni più complesse su cosa succederà dopo.
Lunedì ci sono stati tanti momenti intensi, soprattutto la mattina. Gli ostaggi israeliani hanno riabbracciato familiari e amici dopo due anni nella Striscia di Gaza, e i prigionieri palestinesi, alcuni dei quali in carcere da decenni e in condizioni di salute assai precarie, sono stati riportati in Cisgiordania e nella Striscia, dove i bus sono passati tra le macerie degli edifici distrutti in guerra e una folla enorme di persone. Scene da comizio politico si sono invece viste nel parlamento israeliano, dove Trump è stato accolto da una standing ovation e da cappellini rossi che ricordavano la sua campagna elettorale negli Stati Uniti.
Il New York Times ha definito il viaggio di Trump in Medio Oriente un victory lap, cioè il “giro d’onore” del campo che in alcuni sport viene concesso a chi vince per festeggiare. Non si è parlato di piani concreti per il futuro di Gaza e la trentina di leader presenti all’incontro in Egitto ha firmato un documento vago e generico (non c’erano rappresentanti di Israele né di Hamas).
– Leggi anche: Tre questioni sul futuro di Gaza che non sono state risolte




























