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  • Domenica 12 ottobre 2025

A Marina di Massa c’è una nave cargo incagliata da oltre otto mesi

Le operazioni di rimozione dovrebbero cominciare lunedì, ma secondo il sindaco potrebbero slittare ancora

La nave Guang Rong incagliata davanti al pontile a Marina di Massa, a pochi metri dalla riva, 29 gennaio 2025 (Federico Neri/Pacific Press via ZUMA Press Wire/ANSA)
La nave Guang Rong incagliata davanti al pontile a Marina di Massa, a pochi metri dalla riva, 29 gennaio 2025 (Federico Neri/Pacific Press via ZUMA Press Wire/ANSA)
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Da oltre otto mesi a Marina di Massa, in Toscana, c’è una nave cargo chiamata Guang Rong incagliata davanti al pontile in seguito a un incidente. A luglio le autorità locali avevano detto che forse sarebbe stata rimossa all’inizio di settembre: sono passate diverse settimane e la nave è ancora lì. Pochi giorni fa il sindaco di Massa, Francesco Persiani, aveva scritto su Facebook che le operazioni per rimuoverla sarebbero cominciate lunedì. Ma domenica mattina, contattato dal Post, ha detto che potrebbero slittare ancora in attesa delle ultime autorizzazioni. Assicura però che «è tutto pronto» e i documenti potrebbero arrivare da un momento all’altro.

La rimozione della nave non sarà immediata: prima bisogna svuotarla di tutto il suo carico, circa novemila tonnellate di materiali di scarto dalle cave di marmo; poi dovrà essere ispezionata, raddrizzata e trasferita verso il porto di Livorno. Soltanto per la prima fase di scarico si stima che serviranno circa quattro settimane.

La Guang Rong, una nave cargo di circa 100 metri, era andata a sbattere contro il pontile di Marina di Massa la sera del 28 gennaio, provocando diversi danni. Non è ancora chiaro cosa abbia causato l’incidente al di là del maltempo: sulla vicenda indaga la procura di Massa, ma finora non si è saputo nulla. Nessuna delle 12 persone a bordo comunque era rimasta ferita e non c’erano stati danni ambientali.

Vigili del fuoco e forze dell’ordine sulla riva a Marina di Massa il giorno dopo l’incidente, 29 gennaio 2025 (Federico Neri/Pacific Press via ZUMA Press Wire/ANSA)

Da allora la nave è rimasta stabile nella sua posizione ed è diventata una specie di attrazione turistica per chi era in vacanza a Marina di Massa: sono state prodotte anche calamite che la raffigurano. Nei mesi scorsi il comune di Massa e la capitaneria di porto avevano emesso delle ordinanze per delimitare l’area attorno alla nave e definire quelle in cui si poteva fare il bagno. La Guardia costiera ha fatto una serie di ispezioni subacquee per verificare che non ci fossero falle nello scafo, e l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Toscana (Arpat) ha condotto monitoraggi mensili per verificare eventuali sversamenti in mare, che non ci sono stati.

Una delle due ditte incaricate della rimozione, Fratelli Neri, si è occupata di mettere in sicurezza la nave, aggiungendo due grosse ancore per tenerla fissata al fondale e, tra le altre cose, rimuovendo il carburante per evitare che finisse in acqua. A settembre una parte del carico della nave, che serve a riempire i cassoni della diga foranea di Genova attualmente in costruzione, è caduto in mare: Persiani aveva stimato alcune centinaia di tonnellate, ma non è poi stato reso noto un conteggio ufficiale.

Il piano per la rimozione è stato approvato il 18 settembre nella sede della capitaneria di porto. L’altra società incaricata, oltre a Fratelli Neri, è l’olandese Blue Tack. Più nel dettaglio prevede che il carico della Guang Rong venga trasferito su una piattaforma galleggiante usata per il trasporto delle merci, che è chiamata “pontone”, e da lì venga portato in una zona apposita del porto di Massa Carrara. Questa fase sarà supervisionata da Arpat, che farà controlli sul materiale per verificare che non sia stato contaminato da sostanze inquinanti. Durerà circa un mese. Dopo altri controlli, la nave dovrà essere disincagliata dalla sabbia sul fondale e raddrizzata per provare a rimetterla sulla linea di galleggiamento. Se tutti questi passaggi procederanno senza intoppi, la Guang Rong sarà poi trasferita in un altro porto nella zona, probabilmente quello di Livorno. A quel punto non è ancora chiaro cosa vorrà farsene l’armatore.

Per quanto riguarda il pontile danneggiato, nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha detto che saranno stanziati otto milioni di euro per la sua ricostruzione.