L’amministrazione Trump ha iniziato a licenziare gli impiegati del governo federale per via dello shutdown

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nello Studio Ovale della Casa Bianca, a Washington, 10 ottobre 2025 (AP Photo/Alex Brandon)
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nello Studio Ovale della Casa Bianca, a Washington, 10 ottobre 2025 (AP Photo/Alex Brandon)

L’amministrazione di Donald Trump ha iniziato a licenziare impiegati del governo federale per via dello shutdown, cioè la procedura avviata a inizio ottobre per cui il governo statunitense non può più spendere soldi perché Repubblicani e Democratici non riescono a mettersi d’accordo sulla legge di bilancio. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Ufficio federale per la gestione del bilancio della Casa Bianca, Russ Vought, che venerdì ha scritto su X che le «riduzioni del personale» sono cominciate.

Il Washington Post scrive che complessivamente i licenziamenti riguardano circa 4.100 dipendenti di sette dipartimenti (Commercio, Istruzione, Energia, Salute, Casa e Sviluppo urbano, Sicurezza interna e Tesoro) e che ci vorranno tra i 30 e i 60 giorni prima che diventino effettivi. Venerdì sera Trump ha detto ai giornalisti che i licenziamenti riguardano «persone che vogliono i Democratici».

Trump sta sfruttando questa situazione caotica per cercare di trarne un vantaggio politico, addossando tutta la colpa dello shutdown ai Democratici. Nella pratica lo shutdown significa che sono pienamente funzionanti solo le attività essenziali del governo, come l’esercito, il pagamento delle pensioni, la gestione del traffico aereo e delle infrastrutture. Tutto il resto ha smesso di funzionare, dai grandi parchi al rilascio di visti e documenti: centinaia di migliaia di impiegati del governo federale erano già stati sospesi dal proprio lavoro. Complessivamente dovrebbero essere messi in congedo forzato circa 750mila dipendenti.