I festeggiamenti per l’accordo tra Israele e Hamas
A Tel Aviv e per le strade della Striscia di Gaza

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Dopo l’annuncio del presidente statunitense Donald Trump sulla firma dei negoziatori di Hamas e Israele di un accordo sulla prima fase del piano di pace, sia in Israele che nella Striscia di Gaza ci sono stati molti festeggiamenti per le strade.
Reuters ha raccontato che gli abitanti di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, hanno fatto un lungo applauso dopo l’annuncio dell’accordo: «Siamo molto felici che la guerra sia finita, è motivo di gioia per noi e ringraziamo i nostri fratelli e chiunque abbia contribuito, anche a parole, a fermare la guerra e lo spargimento di sangue», ha dichiarato Wael Radwan all’agenzia di stampa.
Diversi video mostrano folle di uomini e donne che ballano e cantano “Allahu Akbar” fuori dall’ospedale di al-Aqsa, nella città di Deir al-Balah. Altri video mostrano le persone che ballano per le strade di Gaza. «Grazie a Dio per il cessate il fuoco, la fine dello spargimento di sangue e delle uccisioni. Non sono l’unico ad essere felice, tutta la Striscia di Gaza è felice, tutto il popolo arabo, tutto il mondo è felice per il cessate il fuoco e la fine dello spargimento di sangue», ha detto a sua volta un altro cittadino palestinese, Abdul Majeed Rabbo.
Un video pubblicato dal fotografo palestinese Anas Ayyad mostra il giornalista Saleh al-Jafarawi e altri uomini con indosso il gilet della stampa mentre camminano per le strade buie del nord della città di Gaza durante un blackout e chiamano i residenti per informarli che è stato raggiunto un cessate il fuoco.
Associated Press ha intervistato diverse persone sfollate a causa della guerra. Molte di loro hanno detto di essere impazienti di tornare nelle loro case e di poterle ricostruire: «Ricostruirò la mia casa, noi ricostruiremo Gaza», ha dichiarato Ayman Saber, che vive a Khan Yunis. Il coordinatore degli aiuti umanitari Eyad Amawi ha invece espresso qualche dubbio, dicendo di essere preoccupato che Israele possa ostacolare l’accordo: «Ci crediamo e non ci crediamo. Proviamo sentimenti contrastanti, tra felicità e tristezza, ricordi, tutto è confuso».
In Israele i festeggiamenti principali si sono svolti nella piazza degli Ostaggi a Tel Aviv, dove l’accordo è stato accolto con un lungo applauso e dove i familiari dei prigionieri israeliani hanno acceso fumogeni e stappato bottiglie di vino per celebrare l’imminente liberazione del loro parenti.
Mentre i palestinesi celebravano l’annuncio di Trump, aerei da guerra israeliani hanno continuato ad attaccare la Striscia di Gaza. Mohammed al Mughayyir, un funzionario della Protezione Civile di Gaza, ha detto che c’è stata «una serie di intensi attacchi aerei» subito dopo l’annuncio del raggiungimento dell’accordo, in particolare nel nord della Striscia di Gaza.















