È stato scarcerato Lennart Monterlos, cittadino franco-tedesco detenuto in Iran da circa quattro mesi

Lennart Monterlos, diciannovenne franco-tedesco, è stato scarcerato dopo quasi 4 mesi di detenzione in Iran. La magistratura iraniana ha detto di averlo assolto dall’accusa di avere «legami con i servizi segreti di paesi esteri (Francia e Germania) e con lo stato sionista», ovvero Israele. Non è stato reso noto dove si trovi al momento, ma secondo le informazioni di Le Monde dovrebbe rientrare in Francia nelle prossime ore. Monterlos era stato fermato lo scorso 16 giugno mentre si trovava in Iran per compiere un viaggio in bicicletta tra Europa e Asia, tre giorni dopo l’inizio della breve guerra tra Iran e Israele.
È molto probabile che il suo arresto facesse parte della cosiddetta “diplomazia degli ostaggi”, una contestata pratica politica che l’Iran è accusato di usare da tempo. Consiste nell’arrestare i cittadini occidentali allo scopo di ottenere qualcosa dai paesi di provenienza in cambio della loro liberazione. Spesso gli arresti avvengono in modo inaspettato, senza indagini o accuse formali, come nel caso di Monterlos.
Non sono stati resi noti i dettagli dell’accordo tra Francia e Iran per la sua liberazione. Lo scorso 25 settembre però il governo francese aveva deciso di ritirare in modo inaspettato il caso che aveva presentato a maggio contro l’Iran presso la Corte internazionale di giustizia, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, col quale accusava l’Iran di aver violato il diritto alla protezione consolare di altri due francesi detenuti a Teheran, i coniugi Cecile Kohler e Jacques Paris. L’11 settembre scorso Esmail Baghaei, il ministro degli Esteri iraniano, aveva parlato di un possibile scambio di prigionieri tra i due coniugi e Mahdieh Esfandiari, una cittadina iraniana arrestata in Francia con l’accusa di apologia e istigazione al terrorismo.


