Ci sono stati danni e allagamenti per le forti piogge in diverse regioni
Soprattutto in Lombardia e in Piemonte, dove una persona è dispersa

Tra domenica e lunedì forti e prolungate piogge hanno causato danni e allagamenti in varie zone di Lombardia, Liguria, Piemonte e Toscana.
In Piemonte una turista tedesca è dispersa da domenica sera nella zona di Spigno Monferrato, in provincia di Alessandria. Lunedì varie frazioni sul confine con la Liguria sono rimaste isolate e alcune case sono state allagate. Le scuole hanno chiuso in vari comuni tra cui Gavi, Bosio e Ovada.
In Liguria è esondato il fiume Bormida nella provincia di Savona, allagando varie strade. Lunedì le scuole son state chiuse nei comuni di Cairo Montenotte, Carcare e Dego (sempre in provincia di Savona). Le stesse zone erano state colpite da nubifragi anche a ottobre del 2024.
In Lombardia ci sono stati disagi soprattutto nella zona della Brianza, a nord-ovest di Monza e nei comuni di Bovisio, Meda e Cesano Maderno, con interruzioni e rallentamenti nella circolazione stradale e ferroviaria. In zona Niguarda, nel nord del comune di Milano, è esondato il fiume Seveso, come spesso succede in caso di piogge intense. Si è in parte allagato anche l’edificio del tribunale (che tra l’altro per questo non ha potuto notificare le motivazioni della revoca degli arresti domiciliari a vari indagati nell’inchiesta sull’urbanistica). In tutta la giornata ci sono stati oltre 650 interventi dei vigili del fuoco.
Anche a Como ci sono stati danni: lunedì la circolazione su alcune linee ferroviarie è stata sospesa, molte vie del centro si sono allagate e sono state chiuse al traffico. Agli abitanti è stato chiesto di limitare gli spostamenti, e martedì tutte le scuole resteranno chiuse. Ci sono stati allagamenti in vari comuni della provincia, tra cui Cabiate e Blevio.
Ci sono stati allagamenti anche in Toscana, soprattutto nelle zone di Massa Carrara e in Versilia, dove una tromba d’aria ha danneggiato gli stabilimenti balneari tra Viareggio e Forte dei Marmi.
Martedì Lombardia, Veneto e Lazio sono in allerta arancione, e altre 12 regioni in allerta gialla: l’allerta “arancione” è il secondo dei tre livelli possibili di allerta (il primo e più grave è l’allerta rossa), che viene definita “moderata”. In situazioni di allerta arancione vengono ritenuti possibili danni a edifici e infrastrutture anche piuttosto estesi, e pericoli concreti per l’incolumità delle persone.


