Oggi in Guinea c’è un referendum per una nuova Costituzione, boicottato dalle opposizioni

Oggi in Guinea, paese dell’Africa occidentale abitato da quasi 15 milioni di persone, c’è un referendum in cui si vota per scegliere una nuova Costituzione. Il referendum è stato indetto dalla giunta militare che ha preso il potere nel paese nel settembre del 2021 con un colpo di stato, deponendo il presidente Alpha Condé, il primo democraticamente eletto della Guinea.
Dopo il colpo di stato era stato eletto presidente ad interim il colonnello Mamady Doumbouya, che inizialmente aveva promesso nuove elezioni entro il 2025, salvo poi rimandarle più volte.
La Costituzione temporanea in vigore dal colpo di stato impedisce ai leader della giunta di presentarsi alle elezioni, mentre la proposta presentata al referendum dai militari elimina questa restrizione. Di fatto quindi una vittoria al referendum permetterebbe alla giunta militare di continuare a governare il paese. Ad agosto i principali partiti di opposizione sono stati sospesi per tre mesi per presunti mancati adempimenti ad obblighi richiesti, e non potendo fare campagna elettorale per il No hanno invitato la popolazione a boicottare il referendum.
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