Una ricerca di un imbucato a un matrimonio durata 4 anni

In realtà c'era finito per errore: per risolvere il mistero gli sposi avevano chiesto aiuto sui social

Una foto della cerimonia, con un cerchio intorno all'imbucato
(Yerboidazza1/Facebook)
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Sfogliare un vecchio album di matrimonio e non ricordare chi fosse una delle persone invitate è un’esperienza relativamente comune. Lo è molto meno non riconoscere nelle foto un invitato a un matrimonio che si è svolto da poco. È successo a due sposi scozzesi, Michelle e John Wylie, che nel 2021 si erano sposati in un hotel a Prestwick, nell’Ayrshire meridionale, e da quattro anni si chiedevano chi fosse un uomo in mezzo agli invitati, senza trovare risposta.

Era un uomo peraltro molto alto, che loro avevano notato soltanto quando avevano ricevuto dal fotografo le foto di quella giornata: indossava un abito scuro, come gli altri, e aveva un’espressione vagamente imbarazzata. Per riconoscerlo avevano chiesto aiuto ai loro familiari e amici presenti al matrimonio, senza venirne a capo. Avevano chiesto anche al personale dell’hotel in cui si erano sposati, il Carlton, e niente. Nemmeno un appello della sposa su Facebook aveva portato a una qualche traccia da seguire.

Alla fine, all’inizio di settembre, la sposa ha chiesto aiuto a un popolare influencer scozzese, Dazza, che pubblica video di cucina e umoristici. Attraverso il suo canale Facebook Dazza ha diffuso un appello per trovare il misterioso imbucato al matrimonio dei Wylie, e a un certo punto si è fatto vivo l’imbucato stesso: «LMFAO, ma sono io!!! Mi sono sempre domandato se questa storia, prima o poi, sarebbe tornata da me».

L’uomo, Andrew Hillhouse, ha spiegato come andò quel giorno: in pratica, era lì per sbaglio. Il suo fidanzato doveva fare da testimone di nozze a un’amica, Michaela, che si sposava alle 14 all’hotel Western House a Ayr. Più precisamente, era il suo bridesman: un amico o un parente della sposa, che la accompagna all’altare (una specie di versione maschile delle damigelle d’onore). Ma prima di uscire di casa la mattina, per andare dalla sposa ad aiutarla con i preparativi, il fidanzato di Hillhouse si era confuso e gli aveva detto che l’hotel era il Carlton, che è a tre chilometri dal Western House. Hillhouse era poi arrivato da solo e in anticipo di qualche minuto al Carlton, dove effettivamente stava per cominciare un matrimonio.

Entrando in sala aveva visto lo sposo, che aspettava nervosamente in piedi la sposa. «Non avevo mai incontrato il marito di Michaela prima, quindi ho pensato “ok, questo deve essere Ben”, ha scritto Hillhouse, che a parte il suo fidanzato e la sposa non conosceva altri invitati, quindi non si era stupito di avere intorno solo sconosciuti. Quando è partita la musica nuziale e la sposa ha cominciato a percorrere la navata, tutti si sono voltati a guardarla, anche Hillhouse: «“Oddio, quella non è Michaela, chi diavolo è?”. Ero al matrimonio sbagliato!», ha scritto.

Hillhouse ha scritto di essere rimasto seduto perché pensava fosse più elegante non dare nell’occhio uscendo dalla sala nel bel mezzo della funzione, e sperava di passare inosservato il più possibile, nonostante la sua altezza di un metro e ottantotto. Dopo la funzione, durata una ventina di minuti, era anche stato bloccato dal fotografo per una foto di gruppo, per cui si era sistemato in fondo. Alla fine era uscito dal Carlton, aveva telefonato al fidanzato ed era corso all’hotel giusto, dove poi aveva intrattenuto tutti con quella storia.

Michelle, la sposa “sbagliata”, ha raccontato a BBC di essersi chiesta per anni con suo marito chi fosse quell’uomo. In mancanza di indizi, aveva cominciato a formulare ipotesi più o meno fantasiose: che fosse un nuovo compagno della figlia di amici di famiglia, o «uno stalker pazzo».

Tramite l’influencer scozzese, lei e Hillhouse sono riusciti a mettersi in contatto, sono diventati amici su Facebook e si sono anche incontrati di persona. «Non riuscivo a smettere di ridere, non riuscivamo a credere di aver scoperto chi fosse dopo quattro anni», ha detto lei.