Perché la bandiera del Nepal è diversa da tutte le altre
La si vede spesso alle proteste di questi giorni: è l'unica a non avere quattro lati, per ragioni storiche e legate alla simbologia religiosa

In molte foto delle enormi proteste antigovernative in Nepal di questi giorni si vedono i manifestanti sventolare la bandiera del paese, o dispiegarla con entrambe le mani. Lo hanno fatto anche sul tetto del parlamento e nel cortile del complesso governativo della capitale Katmandu, che martedì sono stati entrambi assaltati e incendiati.
La bandiera del Nepal ha una particolarità notevole: è l’unica al mondo che non ha quattro lati, dato che è formata da due triangoli messi in verticale uno sopra l’altro, uno più piccolo (sopra) e uno più grande.

La bandiera nepalese durante le proteste del 9 settembre, a Katmandu (Aryan Dhimal/ZUMA Press Wire)
Questa caratteristica ha reso la bandiera celebre tra gli esperti di vessillologia (la disciplina che le studia) e ha anzitutto motivazioni storiche. Una delle principali è che, in breve, il Nepal non è mai stato colonizzato da paesi europei (seppure fu soggetto all’influenza dell’impero britannico), e quindi non omologò la sua bandiera al loro modello.
Non è chiaro però perché la forma sia proprio quella di due triangoli parzialmente sovrapposti: ancora oggi circolano molte ipotesi legate alla storia del paese, alla sua cultura e conformazione geografica. Per esempio spesso viene associata alla catena montuosa dell’Himalaya, che segna i confini del Nepal ed è uno dei suoi simboli.
I triangoli hanno contorno blu e un campo rosso cremisi, il colore nazionale del paese (era verde nei primi documenti che riproducono o parlano della bandiera, risalenti al periodo tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento).

Manifestanti sul tetto del complesso di edifici governativi di Katmandu, il 9 settembre (Aryan Dhimal/ZUMA Press Wire)
L’interpretazione ufficiale del governo è che i triangoli siano due per simboleggiare le due religioni più diffuse tra la popolazione, ossia induismo e buddismo. L’induismo è di gran lunga la prevalente, visto che è la religione di oltre l’80 per cento degli abitanti (poco meno di 30 milioni in tutto), a fronte dell’8 per cento di buddisti. Il Nepal è uno dei 64 paesi al mondo che hanno una simbologia religiosa nella bandiera, e uno dei tre che ne ha di riconducibili a entrambe queste religioni (gli altri sono India e Cambogia).
Hanno forma triangolare anche gli stendardi tipici dell’induismo (chiamati Dhvaja in sanscrito), visibili sui templi e che in questa tradizione religiosa spesso accompagnano l’iconografia delle divinità.
I triangoli della bandiera del Nepal hanno all’interno due simboli: una luna quello superiore, un sole quello inferiore. Fino al 1962 avevano fattezze umane, che poi sono state rimosse. La versione precedente, con le facce, è rimasta però l’emblema della monarchia fino alla sua abolizione, nel 2008. Il sole (Gham in lingua nepalese) e la luna (Jun) sono al contempo sia stemmi delle dinastie che avevano regnato nel paese, gli Shah e i Rana, sia un simbolo celestiale associato a un’idea di perennità della nazione.

Gli atleti del Nepal durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, il 26 luglio (Maja Hitij/Getty Images)
Questa forma unica ha comportato alcuni accorgimenti pratici peculiari.
Alla Costituzione del 1962, quella con cui è stata adottata la bandiera, negli anni Novanta è stata aggiunta un’appendice con le indicazioni geometriche per la costruzione della bandiera: sono molto precise e piuttosto complesse a leggersi, cosa che nel tempo ha reso la bandiera molto amata dagli appassionati di matematica. D’altronde le proporzioni ufficiali della bandiera furono commissionate a un matematico dal re dell’epoca, Mahendra. La stragrande maggioranza delle bandiere ha proporzioni tra altezza e lunghezza di 1:2, 2:3 o 3:5. Quella nepalese ce l’ha di 1:1,219.

Le indicazioni per ricreare la bandiera nepalese in un software di calcolo, Wolfram Mathematica. Su Internet ci sono anche video-tutorial di un’ora su come farlo (la slide è del Dartmouth College, una prestigiosa università statunitense)
Alle Olimpiadi, e in genere alle manifestazioni sportive, le bandiere dei paesi vengono esposte in un formato standard, con proporzioni 2:3. Tocca anche a quella della Svizzera, che è quadrata (unica con questa forma insieme a quella del Vaticano), ma non a quella del Nepal, anche se in passato ci sono stati alcuni errori di stampa.
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