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  • Lunedì 8 settembre 2025

I lavoratori di Yoox Net-a-Porter sono in sciopero contro i licenziamenti

Chiedono che venga concessa almeno la cassa integrazione, per non trovarsi senza lavoro e senza stipendio all'improvviso

Questa foto ottenuta dal Post mostra lo sciopero davanti alla sede di Yoox a Bentivoglio, vicino Bologna, negli edifici dell'Interporto
Questa foto ottenuta dal Post mostra lo sciopero davanti alla sede di Yoox a Bentivoglio, vicino Bologna, negli edifici dell'Interporto
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Lunedì l’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici delle sedi di Bologna di Yoox Net-a-Porter, nota azienda di e-commerce di abbigliamento di lusso, ha dato avvio al primo giorno di sciopero contro i 211 licenziamenti annunciati lo scorso mercoledì, circa un quinto dei 1.091 dipendenti nelle diverse sedi italiane. Gran parte della forza lavoro è composta da donne, che chiedono che ci sia un confronto con i sindacati e le istituzioni per arrivare a una soluzione che preveda quantomeno l’uso degli ammortizzatori sociali, in particolare la cassa integrazione, per evitare che le persone si trovino improvvisamente senza lavoro. Al momento l’azienda li ha esclusi, perché punta a ridurre in fretta e in modo strutturale il numero di dipendenti per far fronte a un calo delle vendite che giudica preoccupante.

Yoox Net-a-Porter è stata recentemente comprata dal gruppo tedesco LuxExperience, che controlla anche il rivenditore di abbigliamento di lusso Mytheresa. Lo scorso aprile aveva annunciato un piano di ristrutturazione con lo scopo di aumentare le vendite e ridurre le perdite, superiori ai 2 miliardi di euro negli ultimi due anni. Viste le difficoltà dell’azienda, i sindacati stavano seguendo la situazione da tempo, eppure l’annuncio dei licenziamenti li ha colti di sorpresa.

LuxExperience ha avviato la procedura di licenziamento collettivo senza il coinvolgimento delle istituzioni e dei sindacati, una decisione abbastanza inusuale visto che coi sindacati c’erano già rapporti. Come risposta i sindacati e l’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici hanno deciso 16 ore di sciopero, 8 delle quali avvengono lunedì. Per le altre 8 i sindacati attendono l’esito dell’incontro urgente richiesto con l’azienda, che avverrà mercoledì 10 settembre.

Silvia Balestri, rappresentante della Fisascat CISL di Bologna, dice che la politica locale è coinvolta nel tentativo di dialogo con l’azienda, e che la questione è stata portata al governo nazionale tramite la richiesta dell’apertura di un “tavolo di crisi” al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il deputato del Partito Democratico Andrea De Maria, presente al presidio dei lavoratori di Bologna, aveva depositato nei giorni scorsi un’interrogazione parlamentare al governo.

Un momento dello sciopero in una foto ottenuta dal Post

Sebbene non ci siano ancora dettagli precisi sulla ripartizione dei licenziamenti e sui dipartimenti coinvolti, si sa già che gran parte della riduzione del personale riguarderà la sede di Bentivoglio, vicino a Bologna, dove Yoox ha buona parte della logistica e degli uffici del commerciale e del digitale, negli edifici dell’Interporto.

In questa sede sono previsti più di 130 licenziamenti, su circa 400 dipendenti, e qui da 18 anni lavora come fotografo Alessandro Trapezio, rappresentante aziendale della Filcams CGIL. Dice che l’acquisizione di LuxExperience all’inizio era sembrata propedeutica al superamento della crisi e a un rilancio dell’azienda: «Ci avevano addirittura regalato delle matitine e delle cartoline con parole chiave di incoraggiamento e coesione aziendale». Non si aspettavano una decisione così drastica, anche se i lavoratori e le lavoratrici negli scorsi mesi avevano notato cose che non andavano, e per questo erano in stato di agitazione, come viene definita quella fase delle relazioni sindacali precedente a una vertenza o uno sciopero, ma in cui si segnala comunque una tensione tra i lavoratori che potrebbe sfociare in uno scontro con i datori di lavoro.

Trapezio dice che nell’altra sede di Bologna, quella di Zola Predosa, dall’inizio dello scorso anno si sono dimesse più di 200 persone – più che dimesse «accompagnate alla porta», specifica – e diverse altre erano state licenziate con ragioni a suo dire pretestuose, a cui sono seguite alcune vertenze sindacali. L’azienda, che in quel momento aveva avviato le trattative con LuxExperience, non aveva dato loro molte informazioni o rassicurazioni.

Fabio Leo, funzionario nazionale di UILTuCS, dice che proprio per queste «uscite un po’ strane» il suo sindacato aveva organizzato lo scorso anno alcuni incontri con la città metropolitana, per mettere le istituzioni al corrente della situazione. Per la sede di Zola Predosa sono ora previsti 30 licenziamenti, relativamente pochi perché la struttura era già stata molto alleggerita da altri licenziamenti e dalle dimissioni: ora ha circa 460 dipendenti. A molti e molte di questi negli scorsi mesi è stato chiesto se volessero valutare un trasferimento a una sede del nuovo gruppo a Monaco di Baviera.

Le altre sedi di Yoox coinvolte sono quelle di Milano e di Landriano, in provincia di Pavia: a Milano lavorano 168 persone e sono previsti più di 40 licenziamenti; a Landriano non sono previsti esuberi, ma chi ci lavora con ogni probabilità sarà trasferito a Milano.