Le teorie inventate sulla morte di sei candidati di AfD in due settimane
La polizia ha escluso circostanze sospette ma alcuni esponenti del partito di estrema destra tedesco le stanno assecondando

Nel giro di poche settimane in Germania sono morte sei persone candidate alle elezioni nello stato della Renania Settentrionale-Vestfalia con il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD). La polizia tedesca ha detto che nessuna delle morti è avvenuta in circostanze sospette, ma la coincidenza ha comunque favorito la diffusione su internet di varie teorie del complotto, secondo cui i candidati sarebbero stati assassinati come parte di un piano contro il partito. Negli ultimi giorni queste teorie sono state almeno in parte alimentate da dichiarazioni un po’ ambigue di esponenti di AfD.
Un esempio è un post che la co-presidente di AfD, Alice Weidel, ha scritto su X il 31 agosto. Diceva solo: «Quattro candidati di AfD morti» (in quel momento i morti erano solo quattro, e altri due sono morti in seguito). Non c’erano altre considerazioni. Il testo era un po’ criptico, e poteva suggerire che ci fosse una causa comune per tutte le morti. L’impressione era rafforzata dal fatto che Weidel aveva ripreso il commento di un professore di economia simpatizzante di AfD, Stefan Homburg, secondo cui le morti così ravvicinate e circoscritte di politici di AfD erano un evento «statisticamente quasi impossibile».

Anche Stephan Brandner, un parlamentare di AfD, ha detto che il fatto che così tanti candidati siano morti in poco tempo è una cosa «statisticamente sorprendente e difficile da spiegare». Il vicepresidente del partito in Renania Settentrionale-Vestfalia, Kay Gottschalk, ha detto che «non è il momento di addentrarsi nelle teorie del complotto», ma ha comunque annunciato che AfD «indagherà» sulla questione. Le morti sono state già discusse in una riunione del consiglio federale del partito il 1° settembre.
La polizia tedesca ha detto all’agenzia DPA che le morti non sono avvenute in circostanze sospette. I candidati erano tutti uomini: quattro di loro (Ralph Lange, Wolfgang Klinger, Stefan Berendes, René Herford) avevano problemi di salute gravi. Wolfgang Seitz, di 59 anni, è morto per un infarto. Patrick Tietze si sarebbe suicidato. Dalla presentazione delle liste al giorno delle elezioni (in questo caso il 14 settembre) passa parecchio tempo, e non è infrequente che alcuni candidati muoiano. In tutto durante la campagna ne sono morti dieci (quindi anche quattro di altri partiti).
AfD è un partito di estrema destra e populista: è molto popolare in Germania, ma lo scorso maggio è stato classificato come un pericolo per la democrazia dai servizi di sicurezza tedeschi, e da tempo si discute della possibilità di bandirlo.
Come tanti movimenti populisti fa un ampio ricorso a informazioni false e a teorie del complotto. In passato Weidel stessa ha contribuito a diffonderne alcune, per esempio la teoria del “Deep State” (“Stato Profondo”): ovvero la convinzione, popolare in molti ambienti di estrema destra, che le istituzioni democratiche siano controllate da un gruppo ristretto di funzionari potentissimi, per impedire che i partiti “vicini al popolo” (quelli che diffondono la teoria) prendano decisioni contro il loro interesse.

Alice Weidel gesticola durante un dibattito al parlamento federale tedesco (AP Photo/Ebrahim Noroozi)
Secondo diversi commentatori tedeschi pochi politici di AfD credono davvero che ci sia qualcosa di sospetto nelle morti dei candidati, ma molti stanno comunque cercando di alimentare un clima di sospetto nei confronti delle istituzioni e di insicurezza tra l’elettorato, per guadagnare voti.
Al di là del complottismo, questa situazione alimenta anche un certo vittimismo da parte dei politici di AfD, che lo stanno usando in campagna elettorale. Gottschalk per esempio ha ammesso che al momento non ci sono sospetti che i sei candidati «siano stati assassinati», ma ha comunque sfruttato il dibattito sulle loro morti per sostenere che le pressioni e gli attacchi che subirebbero i politici di AfD li portano a vivere vite meno sane.
La morte dei candidati è diventata anche un problema amministrativo, dal momento che nei municipi in cui alcuni di loro erano candidati è stato necessario annullare le schede già spedite per posta e inviarne di nuove, aggiornate con i nomi dei sostituti.
Le elezioni locali nella Renania Settentrionale-Vestfalia, nel nord-ovest del paese, sono piuttosto importanti: lo stato è il più popoloso della Germania (ci vivono circa 18 milioni di persone), si vota tra le altre cose per eleggere i consigli provinciali, i sindaci e i consigli comunali di alcune importanti città come Düsseldorf, Colonia e Bonn. AfD finora ha avuto risultati piuttosto modesti in questa parte della Germania, ma ci si aspetta che questa volta andrà meglio che in passato.



