È stato approvato lo “scudo penale” per i medici
Dopo molte discussioni il governo ha scelto una versione che esclude conseguenze penali se non viene dimostrata la colpa grave

Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge delega che rende più stabile e definitivo lo “scudo penale” per i medici, ovvero una legge che esclude le conseguenze penali nei confronti dei medici in caso di morte dei pazienti o lesioni. I ministri della Salute, Orazio Schillaci, e della Giustizia, Carlo Nordio, hanno detto che il disegno di legge prevede che i medici possano essere perseguiti penalmente solo in caso di colpa grave.
La norma prevede che nell’accertamento della colpa o del suo grado i giudici tengano conto dell’eventuale scarsità di personale e materiali, delle carenze organizzative, della complessità delle patologie, della mancanza di conoscenze scientifiche consolidate o di terapie adeguate. Se un medico non segue i protocolli obbligatori oppure ha un comportamento chiaramente negligente, imprudente, distratto o avventato, non interviene lo scudo penale. Una forma di scudo penale era stata introdotta nel 2021 durante l’emergenza coronavirus ed era poi stata prorogata.
Nelle ultime settimane Schillaci e Nordio avevano discusso dell’estensione dello scudo penale. Il ministero della Giustizia avrebbe preferito limitare la norma a casi «di speciale difficoltà», ma alla fine ha prevalso la versione più estesa sostenuta dal ministero della Salute.
Schillaci e Nordio hanno spiegato che la legge punta a ridurre gli effetti della cosiddetta medicina difensiva, cioè la prescrizione da parte dei medici di un gran numero di esami e visite per prevenire il rischio di una denuncia, che è anche una delle cause dell’aumento dei tempi di attesa per visite o esami. La legge delega dovrà essere ora approvata dal parlamento, che darà così al governo il compito (la delega, appunto) di approvare i decreti legislativi con cui attuarla.
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