Israele ha bombardato la capitale yemenita Sana’a per la seconda volta in cinque giorni

Il fumo provocato dai bombardamenti israeliani su Sana'a, Yemen, 24 agosto 2025 (AP Photo/Osamah Abdulrahman)
Il fumo provocato dai bombardamenti israeliani su Sana'a, Yemen, 24 agosto 2025 (AP Photo/Osamah Abdulrahman)

Giovedì pomeriggio Israele ha bombardato per la seconda volta nel giro di cinque giorni Sana’a, la capitale dello Yemen, che dal 2014 è controllata dal gruppo politico armato sciita degli Houthi, appoggiato dall’Iran. Israele ha sostenuto che l’obiettivo degli attacchi fossero alcuni siti militari legati al gruppo. Non è chiaro se l’attacco abbia provocato morti o feriti, e quali danni. Secondo quanto riferito da alcuni media israeliani è stata attaccata anche la zona dove si stava tenendo un evento con alcuni importanti funzionari degli Houthi, tra cui il loro leader, Abdul Malik al Houthi. Il canale televisivo ufficiale del gruppo, Al Masirah TV, ha confermato il bombardamento, ma non ha dato altri dettagli.

Nei bombardamenti di domenica erano state uccise dieci persone e ne erano state ferite più di 80, secondo gli Houthi.

Dall’inizio dell’invasione israeliana della Striscia di Gaza gli Houthi hanno attaccato diverse volte il territorio israeliano con lanci di missili come forma di sostegno ad Hamas e alla causa palestinese, e Israele a sua volta ha risposto con ripetuti bombardamenti sullo Yemen. Mercoledì gli Houthi avevano rivendicato la responsabilità di un lancio di missili verso Israele, che Israele ha detto di aver intercettato.

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