Una mappa online preziosissima per l’Ucraina
È gestita da un gruppo di volontari e mostra i movimenti delle truppe russe: è così affidabile che la usa perfino l'esercito ucraino

Da quando è iniziata la guerra in Ucraina c’è una mappa online che è diventata molto importante per tantissime persone: mostra la situazione del fronte e i movimenti dell’esercito russo, ed è gestita da un gruppo ucraino di volontari, chiamato DeepState. È una delle più accurate e aggiornate, e per questo viene usata comunemente da esperti e giornalisti, ma non solo: anche dagli ucraini che vivono in prossimità del fronte e vogliono sapere quanto sono vicini i combattimenti, e pure dai militari ucraini, che in alcuni casi ritengono che sia più affidabile di quelle fornite dall’esercito.
La mappa è stata creata da due giovani ucraini, Ruslan Mykula e Roman Pohorilyi: è consultabile dal primo giorno dell’invasione russa e ottiene, in media, 900mila visualizzazioni al giorno. Viene aggiornata sulla base delle informazioni che arrivano direttamente dalle zone di combattimento: per esempio geolocalizzando i filmati che vengono condivisi sui social dai militari ucraini, ma anche grazie alle comunicazioni degli stessi soldati al fronte.
Ruslan Mykula (a sinistra) e Roman Pohorilyi (a destra)
Mykula ha detto di avere centinaia di fonti nell’esercito e che spesso sono proprio i soldati a contattarli, per spiegare la situazione o correggere gli errori. Il fatto che i militari tengano informati alcuni civili in tempo reale sugli spostamenti del fronte può sembrare strano, ma la ragione è che gli stessi militari a volte dipendono dalla mappa di DeepState, preferendola rispetto a quelle fornite dall’esercito. Capita, infatti, che alcune unità non segnalino ai superiori le perdite di territorio, per evitare ripercussioni negative, e che quindi le mappe dell’esercito siano sbagliate.
Grazie alle sue fonti, quindi, può capitare che DeepState ottenga aggiornamenti prima ancora del comando dell’esercito ucraino. Mykula e Pohorilyi hanno raccontato al New York Times che quando l’esercito russo ha sfondato parzialmente la linea di difesa ucraina nel Donetsk, la settimana scorsa, DeepState è stato il primo a capire quello che stava succedendo. Dal loro punto di vista, il comando ucraino sembrava non avere realizzato la gravità della situazione, ed è possibile che senza i loro avvertimenti non avrebbe mandato rinforzi in tempo utile, potenzialmente provocando perdite di territorio ancora maggiori.
Oleksandr Syrskyi, il capo delle forze armate ucraine, ha riconosciuto che DeepState è una fonte di informazioni utile per capire quando una posizione rischia di essere persa. È un apprezzamento raro: le autorità ucraine, infatti, hanno a volte un atteggiamento abbastanza critico nei confronti della mappa, in particolare quando mostra perdite di territorio più ampie rispetto a quelle che sarebbero disposte ad ammettere.
La mappa di DeepState mostra in modo intuitivo la situazione del fronte: in rosso ci sono le regioni dell’Ucraina invase dalla Russia, in verde quelle liberate dall’esercito ucraino, in blu quelle appena riconquistate e in grigio quelle in cui i combattimenti sono in corso. Il livello di dettaglio è molto elevato: ingrandendo la mappa è possibile vedere la situazione strada per strada. Le unità russe vengono segnate con dei piccoli quadrati rossi, e una freccia indica il loro movimento. Quelle ucraine non vengono segnalate: rivelarne le posizioni le metterebbe in pericolo.

Uno screenshot di parte della mappa di DeepState del 23 agosto
Mykula e Pohorilyi sono diventati amici dopo essersi conosciuti alle grandi proteste di Euromaidan, nel 2014, quando migliaia di ucraini manifestarono a favore dell’avvicinamento dell’Ucraina all’Unione Europea e contro la Russia. Durante la pandemia di Covid, nel 2020, iniziarono a gestire un canale Telegram per diffondere notizie di politica internazionale. Iniziarono a monitorare i movimenti dell’esercito russo nei mesi precedenti all’inizio dell’invasione, il 24 febbraio 2022. Pohorilyi ha spiegato che erano convinti che stesse succedendo «qualcosa di molto sospetto».
Oggi il gruppo DeepState è formato da un centinaio di volontari, che si occupano di mettere insieme le informazioni necessarie per aggiornare la mappa, ed è finanziato attraverso donazioni.
Solitamente gli aggiornamenti vengono effettuati quasi in tempo reale. Mykula ha spiegato che le informazioni vengono sempre verificate prima di aggiornare la mappa, anche se ha ammesso che è capitato che riportasse anche errori. In alcune occasioni, poi, la mappa non è stata aggiornata di proposito, per coprire le operazioni militari ucraine. Per esempio, quando l’esercito ucraino iniziò una grande controffensiva nella regione di Kursk, l’estate scorsa, DeepState non aggiornò quell’area della mappa per due giorni, per evitare che le informazioni potessero essere usate dall’esercito russo. Pohorilyi ha spiegato che la sicurezza dei militari ucraini è una priorità, e che loro e l’esercito lavorano per lo stesso obiettivo, «la sconfitta della Russia».



