In Spagna un vigile del fuoco è morto durante le operazioni per spegnere gli incendi in corso da giorni nel nordovest del paese

Nella provincia spagnola di Castiglia e León un vigile del fuoco è morto e un altro è stato ferito a causa del ribaltamento di un’autopompa. Sono in tutto quattro le persone morte a causa delle decine di incendi in corso da circa una settimana in Spagna, soprattutto nelle regioni nordoccidentali di Castiglia e León e Galizia. Molti non sono ancora sotto controllo nonostante i vigili del fuoco e moltissimi volontari siano all’opera da giorni, e finora hanno bruciato più di mille chilometri quadrati di terreno.
Spegnerli è complicato a causa delle temperature, che rimangono molto alte, e dei forti venti che cambiano spesso direzione e contribuiscono a propagare le fiamme. Da più di due settimane in Spagna le temperature sono significativamente al di sopra della media stagionale, fattore che ha contribuito molto agli incendi: è tra i periodi di caldo intenso più lunghi della storia del paese, con temperature in molti casi superiori ai 40-42 gradi (secondo le previsioni dovrebbe finire oggi).
In tutto più di 23mila persone hanno dovuto lasciare la propria casa a causa degli incendi. Molti hanno deciso di restare nonostante le raccomandazioni ufficiali per aiutare a spegnerli e salvare terreni agricoli e allevamenti. È accaduto soprattutto nei piccoli comuni, dove gli abitanti hanno denunciato una scarsa presenza e ritardi di mezzi e soccorsi istituzionali. Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha promesso ieri che a settembre discuterà con le regioni un piano per contrastare gli effetti del cambiamento climatico: per il momento non si conoscono i dettagli.


