La compagnia aerea australiana Qantas è stata multata per aver licenziato 1.820 lavoratori durante la pandemia

Un aereo di Qantas all'aeroporto di Melbourne nel 2023 (AP Photo/Mark Baker)
Un aereo di Qantas all'aeroporto di Melbourne nel 2023 (AP Photo/Mark Baker)

Dopo un lungo processo un tribunale australiano ha condannato la compagnia aerea Qantas a pagare una multa di 90 milioni di dollari australiani (50 milioni di euro) per aver licenziato illegalmente 1.820 dipendenti durante la pandemia da coronavirus. Questi si occupavano del servizio a terra degli aerei, una serie di compiti che va dal posizionare le scale per la salita dei passeggeri, al carico e scarico dei bagagli, alla pulizia della cabina.

Qantas aveva deciso di affidare queste operazioni ad agenzie esterne, dicendo che era l’unica scelta economicamente sostenibile in una situazione in cui i viaggi aerei erano quasi completamente bloccati dai lockdown. A dicembre del 2024 Qantas si era accordata con i dipendenti licenziati per creare un fondo da 120 milioni di dollari australiani (67 milioni di euro) per risarcirli. I licenziamenti sono stati ritenuti illegali perché l’azienda aveva impedito ai lavoratori di intraprendere azioni collettive a riguardo.

Qantas è la compagnia aerea australiana più nota. Negli ultimi anni i suoi risultati economici sono rimasti molto buoni, nonostante vari scandali: è stata multata anche per aver venduto biglietti di aerei che erano già stati cancellati, di fatto truffando i consumatori, e molti clienti l’hanno criticata per un peggioramento del servizio. La situazione aveva portato al pensionamento anticipato dell’amministratore delegato Alan Joyce.