Nel Regno Unito le visite ai siti porno sono calate molto
È l'effetto della legge sulla verifica dell'età degli utenti; è aumentato invece l'uso di sistemi VPN per aggirare i controlli

Nel Regno Unito le visite ai siti porno stanno calando drasticamente per via degli effetti dell’Online Safety Act, una legge entrata in vigore dallo scorso 25 luglio che ha introdotto sistemi per la verifica dell’età online piuttosto stringenti, in modo tale da precludere effettivamente ai minorenni l’accesso a questi siti.
Secondo i dati della società di analisi del traffico online Similarweb, in sole due settimane, dal 24 luglio (il giorno prima dell’entrata in vigore della legge) all’8 agosto, le visite a Pornhub, il sito più popolare e frequentato al mondo, sono calate del 47 per cento. Nello stesso periodo è stato registrato un calo identico per XVideos, un altro popolare sito porno, mentre le visite a xHamster sono calate del 39 per cento.
Prima dell’introduzione della legge, entrare su questi siti era piuttosto semplice. Per esempio, nel caso di Pornhub ci si trovava davanti a una schermata che chiedeva semplicemente di confermare di avere almeno 18 anni oppure di uscire, senza dover presentare una prova anagrafica di qualche tipo.
Dallo scorso 25 luglio la situazione è cambiata radicalmente. I criteri di verifica che l’Ofcom, l’autorità regolatrice per le aziende di comunicazione del Regno Unito, ha imposto ai siti criteri di verifica piuttosto restrittivi.
Quelli applicabili includono il riconoscimento facciale, che stima l’età di una persona analizzando una foto o un video in tempo reale; la verifica tramite il fornitore della carta di credito, la banca o l’operatore telefonico; il confronto tra la fotografia presente sul documento d’identità e una scattata al momento; oppure l’uso di un sistema di identità digitale che attesti l’età.
Le violazioni della legge comportano una serie di sanzioni, che vanno da ammonimenti formali a multe molto severe, che possono arrivare anche a una cifra pari al 10 per cento del fatturato globale di chi le commette.
Contestualmente sono invece aumentati i download di servizi VPN, software che permettono di simulare una connessione da un altro paese e quindi di accedere ai siti senza sottostare alle nuove procedure. Nel Regno Unito, le prime cinque applicazioni più scaricate sull’App Store di Apple appartengono a questa categoria. Questo potrebbe anche giustificare almeno in parte il calo delle visite dei siti porno, perché il traffico degli utenti che usano una VPN risulta provenire da fuori il Regno Unito.
L’Online Safety Act ha ricevuto molte contestazioni da parte di esperti e associazioni che lo considerano lesivo della libertà d’espressione. Una delle critiche principali riguarda la formulazione della legge, giudicata troppo lasca e quindi suscettibile di interpretazioni eccessivamente ampie.
L’espressione «contenuti che potrebbero essere dannosi per i minorenni» è in effetti molto vaga, e potenzialmente può estendersi ben oltre i destinatari principali della norma, ossia i siti porno.
Per esempio, per evitare sanzioni, molti siti hanno cominciato a chiedere la verifica dell’età anche per accedere a news o a comunità in cui si parla di come smettere di fumare o come riprendersi da un abuso sessuale. Altri, più piccoli, hanno semplicemente deciso di smettere di funzionare nel Regno Unito, per non rischiare di essere multati. Sono diventati inaccessibili senza la verifica della maggiore età anche siti che contengono informazioni sulla guerra a Gaza o in Ucraina, o su come gestire il ciclo mestruale.
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