Washington D.C. ha fatto causa all’amministrazione Trump per la mobilitazione della Guardia Nazionale in città

Venerdì il governo di Washington D.C. ha fatto causa all’amministrazione statunitense di Donald Trump per la mobilitazione di 800 soldati della Guardia Nazionale in città, che Trump ha attribuito a presunti livelli di criminalità eccessivi. Nei documenti relativi alla causa, il governo locale sostiene che l’ordine esecutivo con cui Trump ha mobilitato i militari in città vada oltre le sue competenze, e violi un provvedimento del 1973 che garantisce al Distretto di Columbia (il territorio della capitale, D.C.) una certa autonomia. Sempre secondo i documenti, la decisione dell’amministrazione è una «usurpazione sfacciata» dell’autorità della città. Al momento la Casa Bianca non ha commentato.
Il Distretto di Columbia è un distretto federale che gode di meno autonomie rispetto agli stati federati, e questo dà a Trump più opportunità di intervenire direttamente sulle sue questioni interne. La Guardia Nazionale è la principale forza di riservisti dell’esercito statunitense e viene mobilitata per rispondere a catastrofi naturali o, in casi eccezionali, per gestire casi che mettono in pericolo la sicurezza nazionale. Nonostante l’aumento degli omicidi nel 2023 abbia contribuito a diffondere una percezione di Washington come città poco sicura, i dati smentiscono che ci sia un’emergenza di questo tipo.
Come era accaduto anche durante le grandi proteste di Los Angeles contro le misure dell’amministrazione Trump sull’immigrazione, la decisione di mobilitarla è più che altro legata alle politiche del presidente, che sta cercando di espandere i propri poteri presentando gli Stati Uniti come un paese con gravi problemi di sicurezza da risolvere.
– Leggi anche: Trump sta cambiando il ruolo dell’esercito


