L’inestricabile rapporto tra i maschi e la griglia
In Italia e nella maggior parte del mondo la carne alla brace è tanto un loro dovere quanto una loro prerogativa: perché?

A metà degli anni Novanta, verso la fine della sua incredibile carriera sportiva, uno dei pugili più forti di tutti i tempi si mise nel business delle bistecchiere elettriche e ci fece un sacco di soldi. La linea di prodotti che porta il suo nome, George Foreman Grills, è in vendita da allora. Fu una storia di marketing di grandissimo successo: sorprendente, ma fino a un certo punto. Per quanto insolito, era in fondo del tutto coerente che un uomo conosciuto in tutto il mondo per la potenza devastante dei suoi pugni promuovesse una bistecchiera.
È consuetudine diffusa infatti che, in una famiglia o in una compagnia di amici, a organizzare ed eseguire le tradizionali grigliate di Ferragosto siano gli uomini, che nella maggior parte dei casi lo considerano tanto un loro dovere quanto una loro prerogativa. Le donne che partecipano a queste operazioni o che addirittura le gestiscono sono una minoranza, e questo vale un po’ ovunque nel mondo, anche nei gruppi sociali e nelle culture in cui svolgono la maggior parte delle altre mansioni in cucina.
In Italia come in altri paesi occidentali c’è tutto un catalogo di battute ricorrenti, gag e prodotti a tema legati all’impulso e all’attrazione maschile per la carne alla griglia e all’aspetto più testosteronico e cameratesco di un’attività che moltissimi uomini considerano molto di più di un semplice metodo di cottura. La grigliata è una questione maschile anche in molte scene di serie e film famosi, alcuni dei quali incentrati peraltro su modelli maschili molto tradizionali: Quei bravi ragazzi, I Soprano, Fast & Furious e tanti altri. Scene simili sono frequenti anche in serie animate popolari come I Simpson e King of the Hill.
Una delle ragioni citate a volte per spiegare questa consuetudine è che governare il fuoco sia un’attività pericolosa, lasciata agli uomini in contesti contraddistinti da rigidi ruoli di genere. È una ragione che spiega poco, però: molte altre attività, domestiche e non, sono pericolose quanto fare un barbecue o di più, e non hanno una connotazione di genere altrettanto marcata.
Grigliare è anzi un’attività relativamente semplice ed economica, e proprio per questo motivo è anche una delle più comuni forme di ristorazione da strada. In Thailandia, Malaysia e altri paesi del sudest asiatico, ma anche dei Balcani e dell’America centrale, a condurre queste piccole attività commerciali sono tra l’altro più le donne. Come disse a Forbes Steven Raichlen, autore statunitense di libri e programmi di cucina, è probabile però che la differenza di genere abbia effettivamente un ruolo, se a parte poche eccezioni è idea diffusa in molte parti del mondo che le grigliate siano affare degli uomini.

Un uomo griglia pesce e carne alla brace all’esterno di un ristorante lungo il fiume Ave a Vila do Conde, in Portogallo (Horacio Villalobos/Corbis/Getty)
In generale, che siano gli uomini a occuparsi delle grigliate è un’eccezione notevole a una consuetudine culturale molto diffusa e trasversale: nella maggior parte delle società sono tendenzialmente le donne a occuparsi della cottura dei cibi (lo erano fino a pochi decenni fa anche in quelle dove le donne sono meno discriminate). Era l’attività che più dipendeva da loro, seguita dalla preparazione dei cibi vegetali e dal procacciamento dell’acqua, secondo una ricerca condotta nel 1973 dagli antropologi George Murdock e Caterina Provost, sulla suddivisione del lavoro in 185 culture nel Novecento.
In alcuni casi c’era però differenza tra la cottura per la famiglia, praticata dalle donne tutti i giorni, e quella per la comunità, praticata dagli uomini perlopiù nei giorni di festa e nelle occasioni rituali. Come scrive l’antropologo e primatologo Richard Wrangham nel libro L’intelligenza del fuoco, è una distinzione presente in diverse società basate sulla caccia e sulla raccolta, in cui è comunque segno di un maggiore potere sociale degli uomini.
Anche se somiglia per alcuni aspetti a questo tipo di attività di cottura per la collettività, la gestione prevalentemente maschile della grigliata nei paesi occidentali industrializzati è un’attività influenzata da altri fattori. Uno di questi è probabilmente il rapporto degli uomini con la carne, il cibo che finisce più spesso sulla brace e che gli uomini mangiano più delle donne. Secondo uno studio del 2021 sulle differenze di genere nel consumo di carne, maggiore è la conformità della popolazione maschile agli stereotipi di genere, maggiore è il loro consumo di carne.
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In Canada e negli Stati Uniti, dove il barbecue in giardino è una consuetudine molto radicata, un altro fattore citato spesso è l’influenza del marketing durante un periodo di forte urbanizzazione delle periferie cominciato negli anni Cinquanta. Le case dei nuovi quartieri sorti nei sobborghi e fuori dai centri urbani avevano garage e giardino, e le persone avevano più tempo libero da trascorrere con la famiglia. Le pubblicità cominciarono a promuovere un legame tra la mascolinità e il barbecue domenicale, mostrando quasi sempre uomini impegnati a girare bistecche e hamburger, e donne in attesa intorno a loro.

Una famiglia americana in posa per una foto dei primi anni Sessanta (Dennis Hallinan/Getty)
Secondo un’ipotesi più cinica la ragione per cui sono gli uomini a occuparsi della grigliata è perché fa molta scena ma non comporta tanta fatica. Richiede di rimanere in piedi e tenere d’occhio la cottura, e così «permette all’uomo di sembrare impegnato mentre donne, ospiti e bambini corrono in giro a preparare insalate, apparecchiare la tavola, mettere in fresco le birre e, in generale, fare tutto il resto», scrisse il Telegraph.
Questa tesi però vale solo quando si cucina per pochi intimi: gestire brace, fiamme e fumo per ore e ore quando si griglia per molte persone è un’attività molto provante fisicamente, e che di solito preclude a chi se ne occupa una parte importante della socialità consentita agli altri partecipanti.
Molte ipotesi proposte nel tempo per spiegare la relazione tra gli uomini e le grigliate, come scrisse su Vox nel 2019 la giornalista Rebecca Jennings, si basano sul pregiudizio che tutti gli uomini condividano determinate caratteristiche, come l’amore per il fuoco o la pigrizia, mentre le donne preferiscono occuparsi di altre cose. È una forma di “essenzialismo di genere”, la teoria che attribuisce qualità intrinseche distinte a donne e uomini.
Jennings scrisse che in quasi tutte le occasioni in cui le era capitato di partecipare a una grigliata di carne erano sempre gli uomini a grigliare, esperti o inesperti che fossero, e c’era anche sempre qualcuno a sottolineare il fatto che fossero gli uomini a grigliare. «Ci piace parlare di uomini e grigliate forse più di quanto gli uomini amino grigliare davvero», aggiunse, segnalando alcune statistiche secondo cui il numero di donne che si occupano del barbecue è comunque aumentato molto nel tempo.



