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  • Mercoledì 13 agosto 2025

All’incontro con Putin, Trump non avrà nessun esperto a consigliarlo

Ed è un risultato voluto, visto che li ha licenziati quasi tutti

Donald Trump e Vladimir Putin nel 2018 durante un incontro a Helsinki
Donald Trump e Vladimir Putin nel 2018 durante un incontro a Helsinki (AP Photo/Pablo Martinez Monsivais)
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Quando venerdì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello russo Vladimir Putin si incontreranno in una base militare ad Anchorage, in Alaska, con ogni probabilità la delegazione statunitense non avrà con sé nessun analista esperto di Russia o Ucraina: sono stati quasi tutti licenziati negli ultimi mesi, come ha raccontato il Financial Times.

Incontri importanti come quello con Putin sono di solito preparati e coordinati dal Consiglio per la sicurezza nazionale, un organo che ha il compito di aiutare il presidente statunitense sulle questioni legate alla politica estera e alla sicurezza e di coordinare il lavoro dei vari dipartimenti. Ma negli ultimi mesi il Consiglio, che sotto l’ex presidente Joe Biden contava più di 300 persone, è stato ridotto di oltre la metà.

Attualmente l’organo non ha nemmeno un capo, perché il Consigliere per la sicurezza nazionale inizialmente nominato da Trump, Mike Waltz, si è dimesso dopo che aveva erroneamente condiviso informazioni militari riservate in una chat con un giornalista dell’Atlantic. Il suo ruolo è ricoperto ad interim dal segretario di Stato (cioè dal ministro degli Esteri) Marco Rubio.

Il dipartimento di Stato sarebbe un altro luogo da cui l’amministrazione Trump potrebbe prendere esperti per farsi consigliare, ma anche lì, il mese scorso, sono state licenziate più di 1.300 persone, compresi molti analisti che si occupano di Russia e Ucraina. «Possiamo dire tranquillamente che non ci sia nessun consigliere esperto di Russia e Ucraina ad appoggiare Trump», ha detto al Financial Times Eric Rubin, un ex diplomatico durante la prima amministrazione Trump.

Questo è un risultato voluto dall’amministrazione. Dall’inizio del suo secondo mandato Trump ha fatto licenziare migliaia di dipendenti federali, un po’ sostenendo di voler limitare gli sprechi e un po’ perché convinto che molti impiegati siano sostenitori di una «ideologia radicale» di sinistra, come ha detto Marco Rubio facendo i licenziamenti nel dipartimento di Stato.

Inoltre Trump ha sistematicamente selezionato le persone in base alla fedeltà personale e non in base alla competenza. Mentre durante il suo primo mandato era circondato da quelli che venivano definiti «gli adulti nella stanza», cioè persone competenti e responsabili che limitavano i suoi istinti peggiori, oggi quelle persone non ci sono più.

Per dirigere i negoziati in Ucraina (e tra Israele e Palestina) Trump ha scelto Steve Witkoff, un ex imprenditore immobiliare che non ha esperienza in politica estera, e anzi ha un’idea quanto meno imprecisa della questione russo-ucraina. Witkoff però è un amico personale di lunga data di Trump.

Trump e Putin a Helsinki nel 2018

Trump e Putin a Helsinki nel 2018 (AP Photo/Pablo Martinez Monsivais)

Il problema è che Trump potrebbe avere bisogno di persone esperte che lo consiglino durante un incontro come quello in Alaska. Putin è riconosciuto come un politico abile in queste situazioni, in grado di manipolare e indirizzare il discorso dove vuole lui e cogliere di sorpresa il suo interlocutore.

Fiona Hill, una rispettata studiosa che fu consigliera di Trump sulla Russia durante il primo mandato, ha raccontato che durante una conferenza stampa congiunta tra Trump e Putin a Helsinki nel 2018 le cose andarono così male e Trump si fece manipolare così tanto che «presi in considerazione la possibilità di fingere una crisi epilettica» per far finire tutto prima.

È vero che rispetto al 2018 molte cose sono cambiate, Trump è effettivamente più esperto e soprattutto ha perso almeno parte dell’ammirazione che provava per il presidente russo. Nelle ultime settimane, anzi, si è spazientito con lui per il suo continuo ostruzionismo a un accordo di pace in Ucraina. Questa volta Trump ha detto di essere convinto che riuscirà a capire se Putin gli mente o no fin dai primi sguardi, appena si incontreranno.