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  • Martedì 5 agosto 2025

39 anni, un ritiro, un ritorno inaspettato e una doppietta in finale di Copa América

È ciò che ha fatto di recente Marta, la più forte calciatrice brasiliana di sempre

Marta con il trofeo della Copa América Femenina 2025, 2 agosto 2025 (Franklin Jacome/Getty Images)
Marta con il trofeo della Copa América Femenina 2025, 2 agosto 2025 (Franklin Jacome/Getty Images)
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Nell’agosto del 2024, dopo la deludente medaglia d’argento vinta alle Olimpiadi di Parigi (la terza finale olimpica persa su tre), la calciatrice brasiliana Marta Vieira da Silva – una delle più forti di sempre, chiamata da tutti solo Marta – si era ritirata dalla nazionale. Un anno dopo, è tornata alla grande: sabato ha vinto la sua quarta Copa América, il più importante trofeo continentale sudamericano, e lo ha fatto con una prestazione memorabile nella finale contro la Colombia, pur avendo 39 anni e pur essendo entrata solo all’82esimo minuto.

In quel momento le squadre erano sul 2-2 e la partita era già stata molto spettacolare, con 24mila spettatori che contribuivano a creare un’atmosfera particolarmente intensa (la partita si giocava a Quito, in Ecuador). Tra le due squadre, il Brasile era quella in maggiore difficoltà: era già andato in svantaggio due volte, di cui una con un clamoroso autogol, e poco dopo l’ingresso di Marta aveva subìto anche il gol del 3-2.

La partita sembrava finita per il Brasile, quando al 96esimo minuto, in una delle ultime azioni, Marta ha segnato il gol del pareggio con un eccezionale tiro di sinistro da fuori area. La partita è quindi andata ai supplementari, nei quali Marta ha segnato di nuovo, mandando il Brasile in vantaggio per la prima volta, prima che la Colombia pareggiasse a sua volta.

Si è infine andati ai rigori, che sono stati emozionanti quanto i 120 minuti precedenti. Per stabilire la squadra vincitrice ce ne sono voluti 14 (di solito ce ne vogliono 10, a volte anche meno) e Marta ha sbagliato quello decisivo, che avrebbe fatto vincere il torneo al Brasile e che ha invece riportato in parità la partita. Alla fine, il Brasile ha comunque avuto la meglio e Marta ha ottenuto il premio di miglior giocatrice del torneo.

Marta con il premio di miglior giocatrice della Copa America, 2 agosto 2025 (Franklin Jacome/Getty Images)

Marta con il premio di miglior giocatrice della Copa América, 2 agosto 2025 (Franklin Jacome/Getty Images)

È una vittoria significativa, non solo per l’età di Marta — fare una prestazione del genere a 39 anni è abbastanza fuori dal comune — ma soprattutto per ciò che rappresenta per il calcio brasiliano. Negli ultimi 25 anni, infatti, è stata un personaggio decisivo per rendere popolare il calcio femminile nel suo paese, dove la pratica di questo sport è stata vietata alle donne fra il 1941 e il 1979.

Marta è nata nel 1986 a Dois Riachos, una cittadina di campagna nello stato di Alagoas, nel nordest del Brasile, uno dei più poveri del paese. Dopo aver vinto la resistenza dei fratelli che non approvavano la sua volontà di giocare a calcio, già a 14 anni si trasferì a Rio de Janeiro per entrare nella squadra femminile del Vasco da Gama. E solo quattro anni dopo si trasferì in Svezia, che nei primi anni Duemila aveva uno dei campionati femminili più competitivi e ricchi al mondo. Fu lì che ottenne i suoi maggiori successi nei club.

Marta, però, deve la sua grande fama internazionale soprattutto ai 23 anni durante i quali ha giocato con il Brasile. Era nelle partite con la sua nazionale – quelle con la maggiore visibilità – che poteva mostrare a un pubblico più ampio del solito il suo ottimo tocco di palla, le sue giocate spettacolari e la sua grande capacità di dribbling. Tutte cose che nei primi anni della sua carriera le valsero l’appellativo di “Pelé con la gonna”: un’espressione un po’ sessista e stereotipata, ma anche indicativa di quanto fosse apprezzata Marta, visto che Pelé è stato uno dei più forti calciatori della storia.

Oggi i confronti non servono più e Marta è semplicemente chiamata la “Regina” del calcio. Il richiamo, però, è ancora a Pelé, dato che è sempre stato chiamato “O Rei”, cioè il re.

Questa era Marta nel 2007, per capirci

È indubbio che Marta sia una delle migliori di sempre: ha vinto 6 volte il trofeo FIFA di miglior giocatrice dell’anno, ha segnato in cinque diverse edizioni dei Mondiali e ha fatto 17 gol nelle fasi finali del torneo (un record assoluto, dato che supera i 16 segnati dal tedesco Miroslav Klose). Nel 2024 la FIFA istituì persino il Marta FIFA Award, cioè il premio per il gol più bello fatto in una partita femminile di calcio: il primo lo vinse proprio lei.

Tuttavia, al di fuori della Copa América – di cui il Brasile ha vinto tutte le edizioni tranne una, dal 1991 – nella carriera di Marta sono mancate vittorie di rilievo. Non è mai riuscita a vincere né le Olimpiadi né i Mondiali, cioè i due più importanti tornei femminili intercontinentali. Ai Mondiali ci arrivò vicinissima nel 2007, ma perse 2-0 in finale contro la Germania: fu un momento drammatico della sua carriera, dato che in quella partita prese un palo e sbagliò un rigore.

I suoi ultimi anni furono altrettanto deludenti: ai Mondiali femminili del 2023 il Brasile fu eliminato sorprendentemente ai gironi, mentre alle Olimpiadi del 2024 Marta perse la finale per la terza volta.

Il suo ritiro dal calcio internazionale – dovuto alla sua età e alla volontà di lasciare spazio alle calciatrici più giovani – è comunque durato solo un anno. A fine maggio infatti è stata convocata dal Brasile per due amichevoli ed è stata infine inserita nella squadra che avrebbe partecipato alla Copa América.

L’allenatore Arthur Elias aveva spiegato che Marta aveva scelto di riprendere a giocare con il Brasile perché credeva di essere ancora in grado di farlo ad alti livelli, come le avevano dimostrato le ottime prestazioni nella sua ultima stagione con gli Orlando Pride, la squadra statunitense con cui gioca dal 2017. A sua volta, la nazionale brasiliana pensava che la sua esperienza potesse essere utile per aiutare le tante ragazze giovani entrate nel gruppo.

Marta con gli Orlando Pride, 13 giugno 2025 (Thearon Henderson/NWSL via Getty Images)

Marta con gli Orlando Pride, 13 giugno 2025 (Thearon Henderson/NWSL via Getty Images)

Pur partendo per tre volte dalla panchina, Marta ha giocato tutte e sei le partite del torneo, facendo in tutto tre gol e tre assist: anche se non si tratta né di un’Olimpiade né di un Mondiale, ha insomma confermato di potersela ancora cavare nelle competizioni internazionali.

Tuttavia, non è ancora chiaro se nei prossimi anni continuerà a giocare con la nazionale brasiliana: ritirarsi dalla nazionale dopo i Mondiali del 2027 – che si svolgeranno per la prima volta in Brasile – sarebbe quantomeno suggestivo, ma lei stessa ha affermato che la sua partecipazione dipenderà dal suo «forte desiderio di diventare madre». Per ora, è sicuro che fino alla fine del 2026 Marta continuerà a giocare a calcio negli Orlando Pride, con i quali a gennaio aveva firmato un contratto biennale.