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  • Lunedì 4 agosto 2025

Itamar Ben-Gvir sulla Spianata delle Moschee, di nuovo

Il ministro più estremista del governo di Netanyahu ha violato una radicata consuetudine nel luogo sacro per musulmani ed ebrei a Gerusalemme

Una precedente visita alla Spianata delle Moschee di Itamar Ben-Gvir nel 2024 (AP Photo/Ohad Zwigenberg)
Una precedente visita alla Spianata delle Moschee di Itamar Ben-Gvir nel 2024 (AP Photo/Ohad Zwigenberg)
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Domenica Itamar Ben-Gvir, leader del partito di estrema destra Potere Ebraico e ministro della Sicurezza pubblica israeliano, ha visitato la Spianata delle Moschee a Gerusalemme, dove ha anche guidato una preghiera per un numeroso gruppo di fedeli.

La visita ha provocato critiche e reazioni forti. La Spianata delle Moschee, chiamata dagli ebrei Monte del Tempio, è infatti un luogo di eccezionale importanza sia per la religione ebraica sia per quella musulmana, e la sua gestione è un argomento di scontro perenne tra le autorità israeliane e palestinesi. Dal 1967, quando Israele ne prese il controllo, gli ebrei possono visitarla, ma non possono organizzare preghiere. È la prima volta che un ministro in carica guida attivamente e pubblicamente delle preghiere sulla Spianata, violando quello che viene definito come lo “status quo”.

Ben-Gvir è il più estremista fra i ministri del governo di Benjamin Netanyahu, il più a destra nella storia di Israele: condannato otto volte per crimini legati al razzismo e al sostegno a organizzazioni terroristiche, Ben-Gvir fu eletto per la prima volta in parlamento nel 2021. Negli ultimi anni ha guadagnato un grande potere, diventando uno dei principali alleati del primo ministro e condizionando anche la conduzione della guerra a Gaza.

Dalla Spianata domenica ha detto che Israele dovrebbe completare la conquista di Gaza e ha invitato i palestinesi a seguire quelli che chiama “piani di migrazione volontaria” dalla Striscia, definizione che secondo i critici nasconde un progetto di espulsioni forzate.

Ha anche commentato i video resi pubblici da Hamas nel weekend, in cui compaiono due degli ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre 2023, che sembrano in pessime condizioni, definendoli «orribili». Nei video Rom Braslavski e Evyatar David, di 21 e 24 anni, sono molto magri e deboli: Braslavski piangendo racconta di non avere quasi cibo a disposizione e di non essere più in grado di stare in piedi o camminare.

Ben-Gvir ha parlato alla stampa dopo aver condotto la preghiera, che ha immediatamente suscitato critiche. Sulla Spianata delle Moschee c’è la moschea di al Aqsa, che è la più grande di Gerusalemme e una delle più importanti nell’Islam, e ci sono le rovine del Secondo tempio di Gerusalemme o tempio di Erode, il cui unico pezzo sopravvissuto è il cosiddetto Muro del Pianto. È il principale luogo sacro per gli ebrei, distrutto dai Romani nell’assedio di Gerusalemme del 70 d.C. e mai più ricostruito.

Ben-Gvir ha visitato il luogo in occasione della Tisha B’Av, una giornata festiva in cui gli ebrei ricordano la distruzione del Primo e del Secondo tempio. Da tempo contesta la gestione della Spianata delle Moschee, chiedendo un maggiore accesso per gli ebrei, e aveva già fatto varie visite, quasi sempre con intenzioni provocatorie.

La Cupola della Roccia all’interno del complesso della moschea al Aqsa (AP Photo/Mahmoud Illean)

Ben-Gvir ha 49 anni, è nato in una famiglia laica, ma da ragazzo si avvicinò all’estrema destra religiosa e nazionalista durante la Prima Intifada palestinese fra gli anni Ottanta e Novanta, una rivolta popolare che causò scontri e violenze fra il 1987 e il 1993.

L’esercito gli vietò il servizio militare perché considerato troppo estremista e nel 1995 ebbe il suo primo momento di celebrità. Si presentò a una tv israeliana brandendo lo stemma della Cadillac del primo ministro Yitzhak Rabin, che stava portando avanti un complicatissimo processo di pace con i palestinesi concretizzato nel 1993 dai cosiddetti accordi di Oslo, molto osteggiati dall’estrema destra israeliana. «Siamo arrivati alla sua automobile, arriveremo anche a lui», disse Ben-Gvir in tv.

Il 4 novembre 1995 Rabin fu assassinato da un estremista di destra alla fine di una manifestazione in sostegno agli accordi di Oslo.

Itamar Ben-Gvir nel 2022 (AP Photo/Oded Balilty)

Da allora divenne un importante esponente di varie organizzazioni estremiste religiose, alcune considerate organizzazioni terroristiche, e nel tempo il principale avvocato degli estremisti ebraici e dei coloni colpevoli di violenze nei confronti dei palestinesi.

Nel 2022 è diventato ministro dopo un buon successo elettorale del suo partito Potere Ebraico, che ottenne 6 seggi sui 120 della Knesset, il parlamento israeliano. Netanyahu gli ha affidato l’importante ministero della Sicurezza pubblica, che fra le altre cose gli dà il controllo della polizia nazionale e di quella di frontiera tra Israele e Cisgiordania. Ben-Gvir si è temporaneamente dimesso dal governo durante la durata del cessate il fuoco fra Israele e Hamas, fra gennaio e marzo, rientrando nel governo alla ripresa dei bombardamenti.