La Polonia ha prorogato i controlli alle frontiere con Germania e Lituania, con l’obiettivo di limitare l’immigrazione irregolare

Auto in coda al confine tra Francoforte sull'Oder, nella Germania orientale, e Slubice, in Polonia, 24 luglio 2025 (Patrick Pleul/dpa via ANSA)
Auto in coda al confine tra Francoforte sull'Oder, nella Germania orientale, e Slubice, in Polonia, 24 luglio 2025 (Patrick Pleul/dpa via ANSA)

Domenica il ministro dell’Interno polacco, Marcin Kierwiński, ha annunciato che la Polonia prorogherà i controlli alle frontiere con Germania e Lituania fino al prossimo 4 ottobre. I controlli erano stati introdotti lo scorso 7 luglio con l’obiettivo di limitare l’immigrazione irregolare, e sarebbero dovuti cessare il 6 agosto. Secondo Kierwiński i controlli alle frontiere polacche sono così efficaci che le persone migranti che tentano di entrare nell’Unione Europea attraverso il confine con la Bielorussia ora si stanno spostando verso nordovest, verso Lituania e Lettonia. Per questo ritiene necessario rafforzare i propri confini.

Sempre per cercare di frenare l’immigrazione irregolare, la Germania aveva aumentato i controlli alle proprie frontiere di terra con Polonia e Repubblica Ceca dal settembre del 2024. La misura tuttavia era stata criticata dai governi di alcuni paesi confinanti, compreso quello polacco, che temevano di dover poi gestire le persone respinte al confine tedesco. Per questo la Polonia aveva introdotto i controlli anche con la Germania.

I controlli alle frontiere rientrano nelle eccezioni alla libera circolazione di persone e merci sancita nella gran parte dei paesi dell’Unione Europea dal trattato di Schengen, che regola la materia e prevede anche queste eccezioni. Negli ultimi anni sempre più paesi hanno fatto ricorso a misure di questo tipo sia per questioni di sicurezza pubblica, per esempio durante la pandemia da coronavirus, sia per questioni di consenso politico.

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