Il presidente della Calabria Roberto Occhiuto dice che si dimetterà e si ricandiderà

Dopo le indagini per corruzione che lo riguardano, sostenendo di voler far decidere agli elettori calabresi se il suo lavoro deve continuare

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il 23 febbraio 2024 (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il 23 febbraio 2024 (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
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Roberto Occhiuto, il presidente della Calabria, ha annunciato giovedì che si dimetterà, ma che intende ricandidarsi alla presidenza della regione nelle prossime elezioni. La decisione di Occhiuto è una risposta all’inchiesta per corruzione in cui è indagato da circa un mese e mezzo. Occhiuto in un messaggio video sui social dice di voler far decidere agli elettori calabresi se il suo lavoro «deve continuare» e sostiene che dall’apertura delle indagini sarebbe impossibile continuare a gestire l’amministrazione perché «nessuno si assume la responsabilità di firmare niente».

Occhiuto, ex capogruppo di Forza Italia alla Camera, è stato eletto nel 2021 e l’11 giugno aveva annunciato con un altro video di essere indagato per corruzione, in un caso che coinvolge anche un suo ex socio, Paolo Posteraro, e l’amministratore unico di Ferrovie della Calabria Ernesto Ferraro. Occhiuto è indagato dalla procura di Catanzaro e al centro delle ipotesi di corruzione ci sarebbero quattro società in cui è socio con Posteraro, il capo della segreteria della sottosegretaria Matilde Siracusano, che è anche la compagna di Occhiuto.

Il mandato di Occhiuto sarebbe normalmente scaduto nell’autunno del 2026, con elezioni previste per ottobre, che ora dovrebbero essere anticipate di almeno un anno: non ci sono ancora date ufficiali, che verranno stabilite solo dopo l’effettivo atto formale delle dimissioni. Anche dopo la notizia dell’avviso di garanzia i partiti che sostengono la maggioranza di Occhiuto, cioè Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno ribadito il loro sostegno al presidente regionale.