Gli Stati Uniti hanno revocato i visti a otto giudici della Corte Suprema brasiliana coinvolti nel processo a Bolsonaro, alleato di Trump

Il giudice della Corte Suprema brasiliana Alexandre de Moraes durante un'udienza del processo contro Jair Bolsonaro (AP Photo/Eraldo Peres)
Il giudice della Corte Suprema brasiliana Alexandre de Moraes durante un'udienza del processo contro Jair Bolsonaro (AP Photo/Eraldo Peres)

Il dipartimento di Stato statunitense ha ritirato il visto a otto degli 11 giudici della Corte Suprema brasiliana coinvolti nel processo contro l’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro, alleato di Donald Trump: in concreto significa che gli otto giudici non potranno più entrare negli Stati Uniti. Bolsonaro è accusato di aver pianificato un colpo di stato dopo aver perso le elezioni del 2022. Il giudice più noto tra quelli coinvolti nella decisione è Alexander de Moraes, che sta conducendo le indagini su Bolsonaro: tra le altre cose, lo scorso 18 luglio aveva imposto all’ex presidente brasiliano di indossare un braccialetto elettronico alla caviglia e di rispettare il regime di detenzione domiciliare nella notte e nei fine settimana.

È un altro caso in cui l’amministrazione statunitense interferisce con le attività della magistratura brasiliana. A inizio luglio Trump aveva minacciato di imporre dazi del 50 per cento sulle merci brasiliane se la Corte Suprema non avesse interrotto il processo contro Bolsonaro, definito una «caccia alle streghe».

– Leggi anche: Trump vuole usare i dazi al Brasile per aiutare Jair Bolsonaro