Chiude il “Late Show” di Stephen Colbert, quello che un tempo era di David Letterman

Uno dei più famosi programmi della storia della tv statunitense era in affanno da tempo, ma probabilmente c'entra anche Trump

Stephen Colbert durante la registrazione di una delle puntate del Late Show (Scott Kowalchyk/CBS via Getty Images)
Stephen Colbert durante la registrazione di una delle puntate del Late Show (Scott Kowalchyk/CBS via Getty Images)
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L’emittente televisiva statunitense CBS ha deciso di chiudere il Late Show with Stephen Colbert, uno dei principali talk show serali degli Stati Uniti reso famoso in tutto il mondo da David Letterman, che lo condusse dal 1993 al 2015, quando decise di lasciare e farsi sostituire proprio da Colbert. Il Late Show chiuderà a maggio del 2026 mettendo fine a un programma che ha fatto la storia della televisione statunitense, insieme al più longevo Tonight Show di NBC condotto per trent’anni da Johnny Carson, che considerava Letterman il proprio erede nella conduzione di questo tipo di programmi.

Colbert ha dato la notizia della chiusura nel corso della puntata di giovedì sera, confermando che CBS non ha intenzione di portare avanti il programma cambiando conduttore, come di solito avviene con i talk show serali. Il pubblico nella sala dell’Ed Sullivan Theater, tra i più iconici di New York e famoso per la sua grande insegna del Late Show, ha accolto l’annuncio mostrando rumorosamente la propria disapprovazione.

Colbert ha ringraziato il pubblico e chi ha lavorato con lui per lungo tempo, aiutandolo a superare il primo difficile anno dopo Letterman, nel quale gli ascolti del programma si erano ridotti sensibilmente e lo show faticava a reggere la concorrenza. Colbert era diventato famoso come spalla comica nel Daily Show di Jon Stewart e soprattutto per il Colbert Report, dove per nove anni interpretò la parodia di un conduttore televisivo conservatore.

Dopo il difficile debutto al Late Show, Colbert aveva iniziato a commentare in chiave comica le notizie e i fatti del giorno, facendo soprattutto satira nei confronti di Donald Trump, cosa che aveva reso più riconoscibile e particolare la sua conduzione. E proprio la decisione di chiudere il programma è stata messa in relazione con l’attuale presidenza Trump.

Paramount, la grande società di produzione famosa per il suo studio cinematografico e che controlla CBS, ha di recente raggiunto un accordo economico da 16 milioni di dollari con Trump, che le aveva fatto causa sostenendo che 60 Minutes, storica trasmissione di inchieste e interviste giornalistiche, avesse modificato un’intervista con Kamala Harris per favorirla nel corso della campagna elettorale per le presidenziali dello scorso anno. In realtà CBS aveva mandato in onda due spezzoni dell’intervista in due momenti diversi, ma senza modificarne il contenuto. Secondo molti esperti e giuristi avrebbe quindi vinto la causa senza essere obbligata a dare un soldo a Trump. Paramount è però nel mezzo di una delicata acquisizione della società di produzione Skydance, con un accordo che richiede l’approvazione da parte del governo statunitense e ha quindi preferito pagare, senza andare a giudizio.

L’accordo economico con Trump ha suscitato grande indignazione, portato a critiche nei confronti dei dirigenti di Paramount e a forti malumori nella redazione di 60 Minutes. Alcuni giorni fa Colbert aveva commentato la vicenda dell’accordo dicendo che si era trattato di una «grande e grossa tangente», implicando che Paramount avesse pagato per non avere problemi con l’acquisizione di Skydance, che deve ricevere ancora l’assenso da parte del governo.

I talk show serali sono comunque da diverso tempo in crisi, come buona parte della televisione generalista che ha faticato ad adattarsi alla presenza sempre più massiccia delle piattaforme per lo streaming di contenuti. Diversi programmi meno famosi rispetto al Late Show hanno chiuso e c’è una certa stanchezza che si riflette sulle capacità di questi programmi di produrre buoni ricavi pubblicitari. Si stima che negli ultimi sette anni la raccolta pubblicitaria di tutti i talk show serali messi insieme sia più che dimezzata, portando le emittenti a fare valutazioni sull’opportunità di proseguire.

Per decenni i talk show serali sono stati una sorta di istituzione per la televisione statunitense, con un format relativamente semplice che ogni conduttore ha poi interpretato a proprio modo. I programmi come il Late Show e il Tonight Show iniziano con un monologo comico del conduttore, che invita poi sul palco uno o due ospiti per serata, tra attori, cantanti, autori di libri, politici e altri comici; il programma si chiude di solito con un’esibizione musicale. In generale in Europa un format di questo tipo non ha mai avuto particolare successo, ma di recente è stato proposto in Italia con un buon seguito sulla RAI con Stasera c’è Cattelan. Il più famoso Che tempo che fa con Fabio Fazio può essere considerata una derivazione di quel tipo di programmi.