Trump vuole far cambiare la ricetta della Coca-Cola
Dice di aver convinto l'azienda a farla con lo zucchero di canna al posto dello sciroppo ricavato dal mais

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sostiene di aver convinto la Coca-Cola a cambiare la ricetta della sua bibita più famosa negli Stati Uniti. Secondo lui infatti la Coca-Cola con lo zucchero di canna – come viene fatta per esempio in Messico e Regno Unito, mentre quella in gran parte d’Europa usa lo zucchero bianco (saccarosio, che può essere ottenuto dalla canna così come dalla barbabietola) – sarebbe più buona di quella che si trova oggi sul mercato statunitense, che viene prodotta invece utilizzando lo sciroppo di glucosio-fruttosio ottenuto in parte dalla lavorazione dell’amido di mais.
L’azienda, che ha sede ad Atlanta, in Georgia, impiega questo dolcificante dal 1980, quando cominciò a usarlo per risparmiare visti i costi crescenti dello zucchero. Una portavoce di Coca-Cola non ha chiarito se l’azienda abbia effettivamente accettato di cambiare ricetta oppure no, ma ha fatto sapere che a breve verranno comunicati dettagli sulla sua nuova offerta. Alcune ore dopo l’azienda ha pubblicato un altro comunicato in cui descrive positivamente lo sciroppo di glucosio-fruttosio, ricordando che dal punto di vista nutrizionale è paragonabile allo zucchero, ma anche in questo caso non è stato specificato se la ricetta rimarrà la stessa o meno.
Trump è un noto consumatore di Diet Coke (Coca-Cola Light), e anche se non l’ha citata esplicitamente il cambio di ricetta sarebbe in linea con l’iniziativa della sua amministrazione chiamata “Make America Healthy Again” (fai tornare sana l’America, una variazione del suo slogan “Make America Great Again”), che ha lo scopo di fare pressioni sulle aziende del settore alimentare per ridurre l’impiego di ingredienti che l’amministrazione stessa ritiene poco salutari. L’iniziativa è stata più volte criticata per non avere basi scientifiche affidabili.
Un rapporto diffuso a maggio da una commissione dell’iniziativa ha sostenuto che cibi molto lavorati, tra cui quelli che contengono sciroppo di glucosio-fruttosio, possono avere un ruolo significativo nello sviluppo di obesità e diabete nei bambini. Il rapporto è stato ampiamente criticato a causa della presenza di numerosi errori. Ad aprile, in una comunicazione agli investitori, l’amministratore delegato di Coca-Cola, James Quincey, aveva detto che l’azienda stava «continuando a fare progressi nella riduzione dello zucchero nelle sue bevande».
Ma c’è anche un questione più strettamente economica. Il mais è molto versatile e dalla lavorazione di quello prodotto negli Stati Uniti si ottengono un sacco di cibi e bevande, dai cereali alle tortilla, dal bourbon alla Coca-Cola appunto: per questo i produttori di mais statunitensi hanno molta influenza nella politica nazionale. La Florida, lo stato in cui vive Trump quando non è a Washington, è invece il principale produttore di zucchero di canna nel paese.
L’Associazione statunitense delle aziende che lavorano il mais ha già commentato che rimpiazzare lo sciroppo di glucosio con lo zucchero costerà migliaia di posti di lavoro e incoraggerà l’importazione di zucchero dall’estero. Al momento la Casa Bianca non ha risposto.
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