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  • Mercoledì 16 luglio 2025

In Germania gli stati si contendono il periodo migliore per le vacanze scolastiche

Il calendario cambia a rotazione, ma quelli più a sud ottengono sempre le stesse settimane e gli altri non sono più tanto d'accordo

Un'aula in una scuola di Stoccarda. Sulla lavagna la scritta «Hitzefrei», cioè "vacanza per il caldo", che indica i periodi di interruzione delle lezioni a causa delle temperature elevate, 2 luglio 2025 (Bernd Weißbrod/dpa via ANSA)
Un'aula in una scuola di Stoccarda. Sulla lavagna la scritta «Hitzefrei», cioè "vacanza per il caldo", che indica i periodi di interruzione delle lezioni a causa delle temperature elevate, 2 luglio 2025 (Bernd Weißbrod/dpa via ANSA)
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Come avviene regolarmente in Germania con l’arrivo dell’estate, anche quest’anno si sta discutendo di come dovrebbero essere organizzate le vacanze estive nelle scuole. Con il sistema attuale, introdotto negli anni Sessanta, gli stati federati si spartiscono le date di inizio e di fine delle vacanze per evitare di congestionare il traffico e le principali località turistiche. Questo però non vale per tutti: la Baviera e il Baden-Württemberg ne sono esclusi, per ragioni che secondo i critici non sono più attuali, e le loro scuole fanno sempre le vacanze in un periodo considerato da molti il migliore. Da tempo si discute dell’opportunità di cambiare questa rotazione, ma servirebbe il voto unanime degli stati e quelli che fanno eccezione non vogliono rinunciare al proprio privilegio.

In Germania le vacanze scolastiche estive durano sempre sei settimane, e devono svolgersi nel periodo compreso tra il 20 giugno e il 15 settembre. Ogni cinque anni i ministri dell’Istruzione e degli Affari culturali dei 16 stati federati si riuniscono per stabilire i turni di inizio e fine. Per esempio quest’anno gli studenti di Berlino andranno in vacanza tra il 24 luglio e il 6 settembre, come quelli di Amburgo; a Lipsia, in Sassonia, sono in vacanza dal 28 di giugno e torneranno a scuola l’8 di agosto, come quelli della Turingia, e via dicendo.

Questo sistema venne introdotto con la Conferenza di Amburgo nel 1964, e fino alla riunificazione valeva soltanto per la Germania dell’Ovest. Sin dall’inizio vennero esclusi dalla rotazione i due stati più a sud della Germania: la Baviera e il Baden-Württemberg appunto, che vanno in vacanza sempre nell’ultimo periodo disponibile, tra l’inizio di agosto e la metà di settembre.

La spiaggia di Kuehlungsborn, sul mar Baltico, nello stato settentrionale di Meclemburgo-Pomerania Anteriore, 9 luglio 2025 (Photo by Frank Soellner/Getty Images)

Avviene per due ragioni. La prima è che sono le aree a maggiore vocazione agricola del paese, e quindi inizialmente il sistema era stato pensato per permettere agli studenti di aiutare le famiglie con il raccolto. La seconda è legata alle festività religiose: tra maggio e giugno in questi due stati a forte tradizione cattolica gli studenti hanno già una pausa più lunga rispetto al resto del paese per la festività della Pentecoste. Per questo si cerca di evitare che le vacanze estive inizino troppo presto, garantendo un periodo di lezioni sufficientemente lungo tra le due interruzioni.

Oggi le vacanze sono usate principalmente per viaggiare e molti ritengono quello dei due stati meridionali il periodo migliore per andare in vacanza, perché a settembre i prezzi sono più convenienti e le località turistiche iniziano a diventare meno affollate. Inoltre molti fanno notare che la partecipazione di bambini e ragazzi ai lavori in campagna si è molto ridotta rispetto al passato, e che quindi la principale argomentazione a sostegno dell’esclusione dalla rotazione non regge più.

Tra gli stati che sostengono una revisione del sistema c’è per esempio la Renania Settentrionale-Vestfalia, lo stato più popoloso e il terzo per numero di aziende agricole: in un’intervista di questi giorni la ministra dell’Istruzione Dorothee Feller, della CDU, ha detto che per queste ragioni anche i suoi studenti dovrebbero beneficiare delle ferie posticipate, e che tutti gli stati dovrebbero partecipare alla rotazione. È una posizione condivisa anche da altri rappresentanti politici: di recente il capogruppo della CDU nel parlamento della Turingia, Andreas Bühl, ha definito la rotazione un «sistema di un altro secolo» e ha auspicato una revisione; anche il ministero dell’Istruzione di Hannover vorrebbe cambiare, e lo stesso vale per Amburgo.

Gli scaglioni attuali sono stati già stabiliti fino al 2030, per cui per i prossimi cinque anni non dovrebbe cambiare nulla. A quel punto la questione potrebbe essere messa a votazione nell’ambito della Conferenza dei ministri dell’Istruzione e degli Affari culturali, ma per passare dovrebbe ottenere il voto anche dei rappresentanti bavaresi e del Baden-Württemberg. Markus Söder, il primo ministro della Baviera (e leader della CSU, il ramo bavarese della CDU, il principale partito tedesco di centrodestra oggi al governo) ha già detto che non ha intenzione di sostenere la riforma dato che l’attuale ritmo di studio e vacanze «è radicato nel DNA dei bavaresi».

La Germania non è l’unico paese con un sistema di rotazione: esiste anche nei Paesi Bassi, in Polonia e in Francia (qui non per le vacanze estive, ma primaverili e invernali), e se ne discute da tempo nel Regno Unito. I giorni di vacanza in estate sono comunque allineati con il resto d’Europa, che hanno periodi di pausa generalmente tra le sei e le otto settimane. Fa eccezione l’Italia (e alcune comunità autonome della Spagna) dove le vacanze estive durano 14 settimane.

– Ascolta la puntata di Wilson: Le vacanze più lunghe d’Europa