• Domenica 13 luglio 2025

Il successo dei free walking tour

Esistono da vent’anni: oggi sono gestiti da grandi piattaforme che li rendono più facili da trovare e prenotare, ma anche molto meno originali

di Francesco Revello

Un gruppo di turisti a Newcastle-under-Lyme, Inghilterra (Nathan Stirk/Getty Images)
Un gruppo di turisti a Newcastle-under-Lyme, Inghilterra (Nathan Stirk/Getty Images)
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Questo e gli altri articoli della sezione Capire il turismo di oggi sono un progetto del workshop di giornalismo 2025 del Post con la Fondazione Peccioliper, pensato e completato dagli studenti del workshop.

Il modo più comune per visitare una città è farlo camminando. Muoversi a piedi permette di scoprire gli angoli più nascosti dei centri abitati, come vicoli poco conosciuti, mercati locali o punti panoramici che spesso sfuggono a chi si sposta in auto o con i mezzi pubblici. Camminare accompagnati da una persona del posto rende più facile orientarsi e consente di conoscere aspetti che si trovano meno sulle guide per turisti. Queste esperienze sono chiamate walking tour – o “giri a piedi” in italiano – e di solito prevedono un costo fisso da pagare alla guida al momento della prenotazione o prima della partenza.

Negli ultimi vent’anni è diventato sempre più popolare un particolare tipo di walking tour, che non prevede il pagamento di una quota fissa, decisa prima di iniziare la camminata. Si chiamano free walking tour, cioè a offerta libera, e si basano sul concetto di mancia: ogni partecipante decide liberamente quanto lasciare alla guida, a seconda di quanto ha apprezzato il tour. In genere, la mancia che si lascia è compresa tra i 10 e i 30 euro a persona.

L’idea di creare i free walking tour venne per la prima volta a Chris Sandeman, una guida turistica che nel 2004 lanciò il primo giro a piedi a offerta libera a Berlino, in Germania. Il progetto di Sandeman era rendere più democratico l’accesso alle iniziative culturali – per renderlo indipendente dalle condizioni economiche dei viaggiatori – e creare nello stesso tempo un legame più stretto tra turisti e città. Ancora oggi la sua agenzia di tour a piedi, la Sandeman’s New Europe, è una delle più grandi al mondo e offre walking tour sia a pagamento che a offerta libera.

L’idea dei primi free walking tour cambiò con la nascita e lo sviluppo delle prime grandi piattaforme digitali, come GetYourGuide, Civitatis e GuruWalk, che in pochi anni riuscirono a portare milioni di persone a prenotare i loro servizi turistici. Oggi parte del lavoro di queste società consiste nel raccogliere, distribuire e pubblicizzare tour a piedi accompagnati in centinaia di posti nel mondo, mettendo in contatto viaggiatori e guide locali.

L’ingresso delle piattaforme sul mercato delle visite guidate ha avuto un impatto radicale. Da una parte molte guide indipendenti, così come tante compagnie turistiche più piccole, hanno iniziato a proporre la loro attività sui grandi siti in modo stabile, riuscendo a raggiungere molte più persone. Dall’altra, aderire alle grandi piattaforme ha un costo per le guide, che consiste in una commissione applicata a ogni prenotazione. Allo stesso tempo offrire visite guidate al di fuori di queste reti è diventato sempre più difficile, avendo molta meno visibilità.

GuruWalk, una delle aziende più importanti nella promozione dei free walking tour, dice che la sua piattaforma ha a disposizione una rete di 4mila guide, attive in circa 120 paesi nel mondo. Ogni mese, secondo GuruWalk, ci sono oltre 300 mila persone che prenotano questo tipo di esperienze sul sito. Anche Civitatis – altra piattaforma che propone sia tour a piedi con prezzo fisso che free walking tour – dice di avere avuto quasi 5 milioni di prenotazioni di tour a offerta libera solo nel 2024. Peraltro, la crescita costante di questo tipo di visite guidate, ha portato anche grandi multinazionali come Airbnb – che si occupa soprattutto di affitti brevi – a promuovere sul loro sito i propri walking tour.

Il successo dei free walking tour non è stato casuale. Anzitutto prenotarli è molto facile: basta andare sul sito o sull’app della piattaforma scelta e registrarsi con il proprio indirizzo email. È tutto gratuito e richiede solo un paio di minuti. Per di più, i tour sono disponibili in orari diversi della giornata e in più lingue, permettendo a chi viaggia di scegliere sempre l’opzione più comoda.

A sinistra, uno dei primi passaggi per prenotare un tour sull’app di GuruWalk, in cui si può scegliere la data, la lingua e l’orario del giro. A destra, l’interfaccia visualizzata dopo la prenotazione, con il riepilogo del tour scelto, le indicazioni per raggiungere il punto d’incontro con la guida e le opzioni per modificare o annullare la prenotazione.

Un altro motivo che spiega il successo dei free walking tour è che offrono la possibilità di visitare posti meno turistici, e talvolta insoliti, delle città. Si possono infatti trovare sia itinerari più classici – come i tour più tradizionali nei quartieri centrali e attorno alle principali attrazioni turistiche – sia giri dedicati a temi specifici, come per esempio sulla street art o sui luoghi di certi film famosi.

Poi, il fatto che le guide che accompagnano i viaggiatori siano spesso persone del luogo, permette ai turisti di farsi dare indicazioni sui locali, ristoranti e altre cose da fare, che rendono più autentica la visita di una città.

La qualità dei tour dovrebbe essere garantita da un controllo preventivo che le piattaforme fanno prima di pubblicare i percorsi sui propri canali. Ogni grande azienda utilizza criteri propri, che solitamente riguardano sia il profilo professionale della guida sia l’itinerario, la durata e la lingua del tour proposto. Oltre ai criteri imposti dalle società, in alcuni paesi, regioni e città è necessario avere una specifica licenza per poter fare la guida. È il caso dell’Italia, dove per poter proporre un free walking tour a questi siti è necessario essere una guida turistica abilitata.

La cosa che più determina il successo duraturo di un tour è la capacità di accumulare buone recensioni, che hanno conseguenze sull’algoritmo usato dalle varie piattaforme per ordinare i risultati di una ricerca. In questo sistema, non tutte le guide partono allo stesso livello. Per esempio per le agenzie turistiche che si appoggiano alle grandi piattaforme, ottenere visibilità online è piuttosto facile: potendo contare su più professionisti e offrire diversi tour con un solo account, le società con più risorse riescono a attirare più clienti e, quindi, recensioni. Questo le rende più competitive rispetto alle guide locali indipendenti.

L’enorme successo dei free walking tour ha avuto però anche effetti negativi sulla varietà dell’offerta. Un tempo le proposte nelle zone meno turistiche erano molto più facili da trovare. Oggi si trovano tantissimi percorsi tra loro uguali o molto simili, cosa che rende più complesso visitare le città in modo originale. I pochi percorsi alternativi sono infatti diventati spesso disponibili solo in pochi giorni della settimana e, a volte, solo nella lingua originale della guida.