Sono arrivati i primi turisti russi al resort in Corea del Nord inaugurato all’inizio di luglio

Alcune delle strutture sulle spiagge di Kalma in una foto diffusa dall’agenzia di stampa statale nordcoreana (EPA/KCNA/ANSA)
Alcune delle strutture sulle spiagge di Kalma in una foto diffusa dall’agenzia di stampa statale nordcoreana (EPA/KCNA/ANSA)

Questa settimana sono arrivati in Corea del Nord i primi turisti internazionali ospiti del vasto complesso di strutture turistiche di Kalma, una penisola con molte spiagge nell’est del paese. Sono turisti che vengono dalla Russia, il paese che ha più rapporti economici con la Corea del Nord, governata da uno dei regimi più repressivi al mondo. Il complesso di Kalma era stato inaugurato all’inizio di luglio proprio con l’idea di attrarre turisti internazionali, che sono in pratica l’unico modo legale per la Corea del Nord di acquisire valuta straniera, dato che a causa delle sanzioni delle Nazioni Unite non può commerciare con il resto del mondo. Non si sa con precisione quanti siano i turisti russi al momento presenti nelle strutture.

Nell’ultimo anno e mezzo la Corea del Nord ha cercato di incentivare il turismo straniero, i cui numeri però sono ben lontani da quelli precedenti alla pandemia di Covid: fino a pochi anni fa la Cina era il paese da cui proveniva il 90 per cento dei turisti stranieri (fino al 2020 erano circa 300mila ogni anno), ma dai tempi della pandemia il suo governo non permette più ai cittadini di andare in Corea del Nord. Dopo aver riaperto i suoi confini all’inizio del 2024, il regime nordcoreano ha permesso l’entrata nel paese ad alcune centinaia di turisti russi e a fine febbraio di quest’anno ha brevemente aperto i suoi confini anche a gruppi di qualche decina di turisti occidentali, fra cui anche italiani. Questi tour sono stati però improvvisamente interrotti dopo poche settimane, e non si sa se e quando ricominceranno.

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