“F1” sarà il primo successo al cinema di una piattaforma

Anche se non dovesse essere un successo per i normali standard del cinema: l'asticella per Apple TV+ è diversa

Brad Pitt in una scena di  F1 - Il film
Brad Pitt in una scena di F1 - Il film
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Dopo il primo weekend nei cinema di tutto il mondo F1 – Il film, diretto da Joseph Kosinski con Brad Pitt e Javier Bardem, sarà il più grande successo nelle sale cinematografiche di qualsiasi film mai prodotto da una piattaforma di streaming. Lo ha fatto Apple TV+, la stessa produzione di Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese e di Napoleone di Ridley Scott, altri due film per cui era stata organizzata una distribuzione convenzionale nelle sale prima dell’arrivo in streaming, senza però che fossero raggiunte cifre che potessero far parlare di successo. Se F1 – Il film sarà in grado di generare profitto, però, è ancora da vedere.

Killers of the Flower Moon e Napoleone incassarono nel primo weekend negli Stati Uniti rispettivamente 23 e 20 milioni di dollari, F1 – Il film invece 55, una cifra vicina a quella che quei due film raggiunsero alla fine della programmazione. Nei territori non statunitensi inoltre F1 – Il film va anche meglio, tra le altre cose perché la Formula 1 è più popolare. Il totale mondiale del primo weekend per il film è 144 milioni di dollari. Se si fosse trattato di un film di un qualsiasi altro studio di produzione tradizionale nessuno avrebbe parlato di successo, ma visto lo storico delle piattaforme al cinema, la sola possibilità di fare un guadagno è già un traguardo.

La storia è quella di un’ex promessa della Formula 1 che si era ritirata dopo un incidente, e che quando ormai ha una certa età (accuratamente mai specificata nel film) viene chiamata dal suo ex compagno di scuderia, che ora ne possiede una, bisognoso di aiuto. Per evitare che gli venga sottratta la società deve vincere almeno una gara, ma la macchina è un disastro e c’è bisogno dell’unico pilota capace di vincere in condizioni disperate. Una delle attrattive maggiori del film è il fatto che sia stato realizzato lavorando insieme a Liberty Media, la società che organizza il campionato di Formula 1, e quindi ci siano vere auto, veri circuiti, apparizioni dei piloti più noti. Brad Pitt in molte scene guida davvero la sua auto (che tuttavia è una Formula 2 truccata per sembrare una Formula 1). Il realismo nella realizzazione è infatti negli ultimi anni uno degli elementi più efficaci nel persuadere il pubblico a vedere un film al cinema.

Apple dichiara di aver speso 200 milioni di dollari per il film, ma alcuni dei più noti e importanti esperti di questioni produttive sostengono che la cifra reale sia tra i 250 e i 300 milioni di dollari, una delle più alte di sempre, e che Apple escluda di proposito alcune voci perché sa che probabilmente non riuscirà a rientrare dell’investimento. Non avendo una struttura in grado di portare un film di queste dimensioni in sala, Apple si è appoggiata a uno studio, cioè la Warner Bros, con cui ha diviso a metà le ingenti spese di promozione. Bisogna considerare poi che i distributori incassano solo la metà del costo di ogni biglietto, l’altra va alle sale.

Una prima parte degli incassi inoltre serve a ripagare la promozione, nel caso specifico si tratta di una cifra un po’ superiore a quella raccolta in questo primo weekend. E infine c’è la quota che Warner trattiene come forma di pagamento per il lavoro di distribuzione, il 12% del totale. Serviranno quindi un po’ più di 600 milioni per rientrare, ed è ancora presto per capire se ci arriverà. Il secondo weekend di programmazione, che negli Stati Uniti è anche quello particolarmente redditizio del 4 luglio, darà indicazioni sul passaparola e su quanto il film possa continuare ad andare forte.

– Leggi anche: Brad Pitt, Ana de Armas e altri che l’hanno fatto davvero

La strategia di Apple, come quella delle altre piattaforme, non è mai stata di generare un profitto con i grandi film che ha distribuito al cinema. L’obiettivo è produrre film che possano portare più persone a sottoscrivere un abbonamento alla piattaforma. La distribuzione in sala è un modo per pubblicizzarli molto, creare un evento, avere dei tappeti rossi, la cartellonistica e godere dello status culturale dato da un passaggio nei cinema. Tutte spese che possono essere facilmente ripagate da incassi anche non eccezionali, per un lancio di cui poi beneficerà l’arrivo su Apple TV+ del film, a quel punto dotato di una grande notorietà.

F1 – Il film potrebbe però essere l’ultimo grande investimento di Apple fatto a prescindere dal risultato. Già Wolfs, un film con Brad Pitt e George Clooney che doveva avere una distribuzione cinematografica, fu ritirato all’ultimo momento e messo solo sulla piattaforma, generando grande fastidio negli attori (anche produttori) e nel regista Jon Watts. A seconda di come andrà F1 – Il film, Apple potrebbe decidere di non distribuire più nulla nei cinema e rinunciare a quel tipo di film per dedicarsi a quelli che funzionano di più in streaming.

Anche per questo motivo ha spinto più del solito con la promozione, arrivando a regalare uno sconto sul biglietto a tutte le persone che usano Apple Pay in Nord America (cosa che tuttavia incide sugli incassi, perché sono soldi in meno). Inoltre ha anche realizzato un trailer che, se visto su dispositivi mobili Apple, vibra in corrispondenza delle scene in cui le auto si toccano o sobbalzano, e ha mobilitato per la promozione sia il suo CEO Tim Cook che Lewis Hamilton, il pilota di Formula 1 più popolare del mondo e anche coproduttore del film. A far ben sperare Apple è il fatto che il CinemaScore, cioè il punteggio che viene dato ai film basandosi sulle proiezioni test fatte prima dell’uscita, è A, uno dei più alti, segno che piace e quindi potrebbe avere un buon passaparola.

Se F1 – Il film generasse un profitto sarebbe un caso quasi unico. La storia degli incassi nei cinema dei film prodotti dalle piattaforme di streaming non è fatta di grandi numeri. Netflix per politica non distribuisce quasi mai i propri film in sala e, quando lo fa, è per poco tempo e comunque non rivela gli incassi (che da report indipendenti sembra non siano mai stati granché). Prime Video invece vanta come suo miglior successo Red One, con Dwayne Johnson e Chris Evans, che incassò 185 milioni di dollari in tutto il mondo.

In questo momento, considerata anche la natura di film originale di F1 – Il film, che non proviene da una saga né da un adattamento di romanzi, fumetti, videogiochi o altro, le previsioni di incasso finale sono tra i 400 e i 600 milioni, visto che i film originali ci mettono più tempo per convincere gli spettatori a pagare un biglietto.

Per le sale, che non hanno interesse nel fatto che Apple tragga un profitto o meno, una buona performance da F1 – Il film sarebbe invece una grande notizia, perché si tratta di un film che non appartiene a una saga e che è diretto a un pubblico adulto. Le categorie che sembrano le uniche in questi anni capaci di determinare un grande successo infatti sono ragazzi e bambini e i cinema invece si augurano quanta più diversità possibile di pubblico.