In Grecia anche il governo inizia a fare i conti con le molte accuse di frode sui fondi agricoli europei

Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha annunciato la creazione di una commissione speciale

Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis durante una riunione del governo, lunedì 30 giugno
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis durante una riunione del governo, lunedì (AP Photo/Petros Giannakouris)

Lunedì il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, di centrodestra, ha annunciato che il suo governo indagherà su un grosso caso di frode contro l’Unione Europea. Secondo la procura europea, tra il 2016 e il 2023 una serie di truffe avrebbe portato all’appropriazione indebita di sussidi agricoli comunitari per milioni di euro da parte di migliaia di cittadini greci, con la presunta complicità di diversi funzionari statali vicini al governo, tra cui anche un ministro.

Mitsotakis finora aveva mantenuto un atteggiamento piuttosto cauto sul tema, e aveva preferito non esporsi troppo: negli ultimi giorni però ha cambiato posizione, riconoscendo le responsabilità del governo e promettendo diversi provvedimenti sulla questione. Ha annunciato che il governo creerà una commissione speciale per indagare sulle frodi. Commentando la decisione, ha detto che «l’inadeguatezza dello Stato è evidente», e che «non possiamo permettere che il clientelismo determini il modo in cui governiamo».

Le indagini su questa truffa erano già note da mesi, ma si è cominciato a parlarne molto soprattutto nelle ultime settimane, dopo che la Commissione Europea ha deciso di multare la Grecia per quasi 400 milioni di euro. Nei giorni scorsi cinque funzionari del governo, incluso il ministro della Migrazione Makis Voridis, che appartiene allo stesso partito di Mitsotakis (Nuova Democrazia) e che era ministro dell’Agricoltura nel periodo in cui la truffa sarebbe avvenuta, si sono dimessi.

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Ad aumentare la portata dello scandalo ha contribuito il fatto che nelle ultime settimane i giornali in Grecia hanno diffuso alcuni estratti del rapporto confidenziale che la procura europea (EPPO), che sta indagando da anni sul caso, ha trasmesso al parlamento greco, e che dimostrerebbe il coinvolgimento di diversi funzionari vicini al governo. Questo ha creato nuovi problemi a Mitsotakis, che era già in grosse difficoltà a causa di alcuni grossi scandali (in particolare, per il modo in cui sta gestendo le indagini su un grave disastro ferroviario del 2023).

In un post pubblicato sui social domenica, Mitsotakis ha riconosciuto che il clientelismo è un problema anche all’interno del suo partito. Ha aggiunto di avere cercato di risolvere il problema in passato, dicendo però: «Dobbiamo essere onesti: abbiamo fallito».