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  • Mercoledì 25 giugno 2025

Nel 2024 c’è stato il record di morti per cocaina accertate dalla polizia

Per la prima volta sono stati gli stessi dei casi di overdose da oppiacei, cioè principalmente eroina

Panetti di cocaina sequestrati a Milano, 4 febbraio 2019 (Claudio Furlan/LaPresse)
Panetti di cocaina sequestrati a Milano, 4 febbraio 2019 (Claudio Furlan/LaPresse)
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Nel 2024 in Italia il numero di persone morte a causa di overdose da cocaina o crack è stato per la prima volta lo stesso delle persone morte per overdose da oppiacei. I numeri sono rilevati dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) della polizia e sono contenuti nella relazione annuale al parlamento sulle tossicodipendenze, pubblicata ieri. Dicono che l’anno scorso il 35 per cento delle morti dovute a intossicazione acuta da sostanze stupefacenti (80 delle 231 totali) è stato attribuito alla cocaina e la stessa percentuale agli oppiacei, in particolare l’eroina. I numeri assoluti non danno una visione completa del fenomeno perché riguardano solo i casi direttamente attribuiti dalla polizia, però non era mai successo che per eroina e cocaina venisse registrato lo stesso numero di casi di overdose.

Se si considerano solo i decessi in cui la sostanza è stata specificata (161 su 231), i dati presentati nella relazione mostrano nel tempo un calo decisivo dell’impatto degli oppiacei e una crescita significativa di quello della cocaina: ora il 48 per cento di questi decessi è dovuto a eroina e metadone e un altro 48 per cento a cocaina e crack; nel 2010 le percentuali (che però si basavano su numeri assoluti diversi, ma è comunque utile per farsi un’idea) erano rispettivamente del 74 per cento e del 20 per cento.

La relazione non specifica i motivi di questo record, legato molto probabilmente a una trasformazione nelle abitudini e a una maggiore diffusione di crack rispetto al passato. Il crack si produce scaldando in acqua bicarbonato di sodio e cocaina. I cristalli ottenuti da questo processo vengono poi scaldati, e il loro vapore inalato attraverso una pipa o una bottiglia di plastica, cosa che aiuta la sostanza a raggiungere più velocemente il cervello (e a creare più rapidamente dipendenza).

Nel 2024 sono state sequestrate circa 11 tonnellate di cocaina, un quarto delle sostanze sequestrate in tutta Italia. Nella relazione si dice che la cocaina è una delle sostanze con l’impatto socio-sanitario maggiore: è responsabile del 30 per cento dei ricoveri in ospedale legati al consumo di sostanze (in linea con il 2023) ed è la principale sostanza consumata dal 23 per cento delle persone prese in carico nei Serd, i servizi per le dipendenze patologiche. Dalle analisi delle acque reflue nelle reti fognarie, fatte in 38 città italiane, è emerso che la cocaina è la seconda sostanza più consumata dopo la cannabis, con una stima media di 11 dosi al giorno ogni mille abitanti, in leggero aumento rispetto al biennio 2020-2022.

Anche le analisi tossicologiche forensi confermano una crescita forte della cocaina nei casi di morte dovuta a intossicazione acuta letale.

Queste analisi sono svolte su persone morte per cause violente o, appunto, per intossicazioni da sostanze stupefacenti. Su 2.118 casi analizzati, in 928 c’entravano una o più sostanze. L’intossicazione è la principale causa di morte (31 per cento), seguita da incidente stradale (18 per cento), danni d’organo (15 per cento). Per quanto riguarda i decessi dovuti a intossicazione acuta la cocaina è stata rilevata nel 48 per cento dei casi, in aumento rispetto agli anni precedenti, mentre l’eroina nel 24 per cento, in calo costante rispetto agli anni precedenti.

Le morti a causa del consumo di sostanze stupefacenti, comunque, nei primi anni Duemila sono diminuite in modo lento ma costante rispetto agli anni Novanta, quando erano di più. La maggior parte delle persone che muoiono per overdose o comunque per motivi legati anche al consumo di sostanze sono uomini e hanno un’età tra i 25 e i 49 anni. Negli ultimi dieci anni l’età media dei morti per consumo di sostanze è salita dai 39 ai 42 anni.

– Leggi anche: Sulla cocaina la pensavamo molto diversamente

Tag: cocaina