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  • Mercoledì 18 giugno 2025

Per il capo della Serie A la Nazionale di calcio va male per colpa della pirateria

Luigi De Siervo ha detto che i soldi persi con la trasmissione illegale delle partite vengono tolti ai settori giovanili

L'amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo (Jonathan Moscrop/Getty Images)
L'amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo (Jonathan Moscrop/Getty Images)

L’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo mercoledì ha partecipato all’evento “Stati generali della lotta alla pirateria”, a Roma. Nel suo intervento De Siervo ha citato proprio la pirateria tra i motivi per cui la Nazionale italiana di calcio va male da tempo (non si qualifica per i Mondiali dal 2014, e rischia di non andare nemmeno ai prossimi).

Molti si interrogano su come mai la nostra Nazionale sia in questa situazione e perché manchino i talenti, una motivazione sono le perdite dovute alla pirateria. Tutti i soldi che ogni anno vengono persi non vengono investiti nei vivai e nella crescita dei nostri giovani, una grande problematica che ha portato la nostra Nazionale ad affrontare molte difficoltà.

È vero che la pirateria toglie indirettamente soldi al calcio italiano, perché una buona parte dei guadagni deriva dalla vendita dei diritti televisivi, e le persone che guardano le partite su siti illegali (per esempio con il cosiddetto “pezzotto”) finiscono per non abbonarsi alle piattaforme che detengono quei diritti di trasmissione. Ma non è così immediato collegare il danno economico dovuto alla pirateria alla mancanza di investimenti nel calcio italiano, e le possibili cause della difficoltà della Nazionale sono molto più strutturali e varie. C’entrano di più la scarsa efficienza dei settori giovanili delle squadre italiane, i centri federali giovanili da ripensare, la collaborazione faticosa tra squadre di club e Nazionale, gli impianti vecchi e fatiscenti, e in generale una certa arretratezza del movimento calcistico italiano rispetto a quelli di altri paesi europei.

Tra l’altro gli impianti inadeguati sono stati menzionati dallo stesso De Siervo: «Oltre a questo, anche la vecchiaia delle nostre strutture non permette alle società e al sistema di ottenere degli incassi alti. Questo va cambiato e questa legge va nella giusta direzione». La legge a cui si riferisce è quella sulla pirateria, da lui fortemente voluta e che però non si sta rivelando molto efficace.

– Leggi anche: Come funziona la legge “anti-pezzotto”