Trump ha cambiato ancora idea sui criteri per espellere gli immigrati irregolari, dice il Washington Post

Agenti federali al tribunale dell'immigrazione di New York, il 9 giugno 2025 (AP Photo/Yuki Iwamura)
Agenti federali al tribunale dell'immigrazione di New York, il 9 giugno 2025 (AP Photo/Yuki Iwamura)

Dopo aver deciso arresti di massa degli immigrati irregolari, anche quelli che non hanno commesso reati, dopo aver successivamente cambiato idea decidendo di esentare gli immigrati irregolari che lavorano nel settore agricolo, negli hotel e nella ristorazione, l’amministrazione Trump ha di nuovo cambiato linea in pochi giorni. Il Washington Post ha scritto che lunedì i dirigenti dell’ICE, l’agenzia del governo che si occupa di immigrazione irregolare, hanno detto ai loro agenti di ricominciare a condurre ispezioni e arresti anche in questi settori.

Soltanto giovedì scorso Trump aveva ordinato all’ICE di smettere di condurre ispezioni e arresti fra i lavoratori del settore agricolo, alberghiero e della ristorazione, in cui le persone immigrate senza permesso di soggiorno costituiscono gran parte della forza lavoro. La decisione era dipesa dalle pressioni che i rappresentanti di questi settori avevano esercitato sull’amministrazione di Trump. Secondo quanto riferito dal Washington Post però questa indicazione sarebbe durata solo pochi giorni.

Non è chiaro cosa sia cambiato, ma questa repentina inversione mostra evidentemente le divisioni all’interno dell’amministrazione.

A fine maggio la segretaria alla Sicurezza interna Kristi Noem e uno dei principali consiglieri di Trump, Stephen Miller, avevano chiesto ai capi dell’ICE di aumentare gli arresti giornalieri per arrivare a tremila persone al giorno, con l’obiettivo di mettere in atto quella che Trump in campagna elettorale definì «la più grande operazione di espulsioni di massa della storia americana». Allo stesso tempo, come riferito anche da Axios la scorsa settimana, altri esponenti del governo, fra cui la segretaria all’Agricoltura Brooke Rollins, avrebbero esposto a Trump le loro preoccupazioni sull’impatto economico di queste espulsioni (una conseguenza che moltissimi esperti avevano previsto anche prima che Trump venisse rieletto).

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