Harvey Weinstein sarà processato una terza volta per un’accusa di stupro, perché la giuria non è riuscita a emettere un verdetto

Harvey Weinstein in tribunale a New York il 12 giugno (Christian Monterrosa/Pool Photo via AP)
Harvey Weinstein in tribunale a New York il 12 giugno (Christian Monterrosa/Pool Photo via AP)

Giovedì un giudice di New York ha stabilito che Harvey Weinstein dovrà essere processato una terza volta per un’accusa di stupro, a causa di un problema nel secondo processo di primo grado, che si era concluso solo mercoledì. Dal 2017 Weinstein era stato accusato da decine di attrici e collaboratrici che dissero di essere state molestate o violentate da lui: le accuse avevano dato avvio al #MeToo, il movimento collettivo con cui molte donne in tutto il mondo hanno cominciato a denunciare le molestie sessuali subite, e prima taciute.

Il primo processo riguardava le accuse di violenza sessuale da parte dell’assistente di produzione Miriam Haley e dell’attrice Kaja Sokola, e un’accusa di stupro presentata dall’attrice Jessica Mann, e si era concluso con una condanna a 23 anni di carcere nel 2020. L’anno scorso però la sentenza era stata annullata dalla corte di appello di New York.

Negli ultimi mesi si è quindi tenuto il secondo processo di primo grado, che si è concluso appunto ieri: Weinstein è stato giudicato colpevole per le violenze contro Haley e innocente per quelle contro Sokola, mentre nel caso di Mann i giurati non sono riusciti ad accordarsi, e il presidente della giuria si è rifiutato di esporre le conclusioni al giudice. Il giudice quindi ha ordinato un terzo processo, solo per questo capo di accusa.

In tutto questo Weinstein sta scontando una condanna a 16 anni di carcere decisa da un tribunale della California per un’altra accusa di abusi sessuali. Il giudice del secondo processo di New York deve ancora decidere a che pena condannarlo per il verdetto di colpevolezza dello stupro di Haley.

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