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  • Giovedì 12 giugno 2025

Trump vuole prendersi l’esercito

Ha promesso che dopo Los Angeles lo invierà in altre città statunitensi, e chi lo critica teme che lo voglia usare contro i suoi avversari politici

Le forze dell'ordine bloccano una strada a Paramount, subito fuori Los Angeles, 11 giugno 2025
Le forze dell'ordine bloccano una strada a Paramount, subito fuori Los Angeles, 11 giugno 2025 (AP Photo/Jae C. Hong)
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Parlando del dispiegamento di militari a Los Angeles, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che è soltanto l’inizio. «Los Angeles è la prima, probabilmente di molte». E poi, in un’altra occasione: «Avremo soldati dappertutto».

L’amministrazione statunitense sta strumentalizzando le proteste di Los Angeles contro gli arresti di migranti per espandere l’utilizzo dell’esercito entro i confini del paese, e per testare i limiti legali del coinvolgimento dei militari in compiti di mantenimento dell’ordine pubblico che finora erano stati riservati alla polizia e ad altri corpi. Alcuni sostengono inoltre che Trump voglia invischiare l’esercito – istituzione storicamente apartitica – nella lotta politica, usandolo come strumento contro i propri avversari interni.

«Penso che noi siamo un esperimento», ha detto martedì Karen Bass, la sindaca di Los Angeles. «Perché se puoi fare questo alla seconda città più grande del paese, allora tutti avranno paura di te. Questo almeno è quello che spera l’amministrazione».

L’invio di militari a Los Angeles è un fatto enorme, a fronte di proteste che sono state finora tutto sommato pacifiche, nonostante gli scontri e gli episodi violenti. Negli scorsi giorni Trump ha inviato in California dapprima 2.000 riservisti della Guardia Nazionale, a cui poi ne ha aggiunti altri 2.000, e poi 700 marines, cioè soldati in servizio. Sui social media Sean Parnell, il portavoce del dipartimento della Difesa, si è vantato del fatto che attualmente ci sono più soldati americani a Los Angeles che in Siria e in Iraq.

– Ascolta Globo: Los Angeles e Elon Musk

In molti paesi anche democratici è comune che l’esercito sia impiegato in operazioni di mantenimento dell’ordine pubblico, ed è comune vedere i soldati per strada. In Italia migliaia di soldati partecipano all’operazione “Strade sicure” per la sorveglianza e il pattugliamento di siti e obiettivi sensibili in tutto il paese. Ma negli Stati Uniti i soldati non pattugliano le strade. Anzi, l’idea che il governo centrale dispieghi l’esercito negli stati federati – e che lo faccia contro la volontà del governatore e delle autorità locali, come in California – è vista come una misura estremamente grave, che dovrebbe essere presa soltanto in casi di emergenza nazionale.

Per come funziona il sistema statunitense, l’esercito deve occuparsi di difendere i confini e combattere le guerre all’estero, e stare fuori dalle questioni interne a meno che non stia avvenendo qualcosa di catastrofico. Trump vuole porre fine a questa prassi.

Questo fa parte di un piano specifico: durante la campagna elettorale dell’anno scorso Trump aveva promesso più volte che avrebbe utilizzato l’esercito contro i migranti e i manifestanti. Alcuni media hanno inoltre raccontato che, fin dall’inizio del secondo mandato, Trump e i suoi avevano cominciato a fare piani per mandare i soldati nelle città americane, prima ancora che si presentasse una qualche emergenza.

La Guardia Nazionale a Los Angeles, 10 giugno 2025

La Guardia Nazionale a Los Angeles, 10 giugno 2025 (Gabrielle Lurie/San Francisco Chronicle via AP)

Per i Repubblicani e i sostenitori del presidente, Trump sta semplicemente usando il suo potere da commander in chief, cioè capo dell’esercito, per ristabilire l’ordine in California e rimuovere gli ostacoli alle sue politiche migratorie. Per l’opposizione, invece, Trump sta utilizzando l’esercito per i propri interessi politici in violazione delle norme democratiche: Trump non vuole usare l’esercito per placare le proteste, ma per reprimere e paralizzare ogni dissenso sotto la minaccia della violenza militare, sostiene chi si oppone al presidente.

Gavin Newsom, il governatore della California, ha detto che quello che sta succedendo nel suo stato è una minaccia diretta alla democrazia: «La California è stata la prima, ma non finirà qui. Altri stati saranno i prossimi. E poi sarà il turno della democrazia. La democrazia è sotto attacco davanti ai nostri occhi. Il momento che temevamo è arrivato». Negli scorsi giorni Trump ha detto che Newsom dovrebbe essere arrestato.

Il tentativo di Trump di trascinare l’esercito nella disputa politica lo si è visto anche martedì, quando il presidente ha tenuto un discorso alla base militare di Fort Bragg (North Carolina) in occasione del 250esimo anniversario delle forze armate statunitensi. Di solito i discorsi dei presidenti davanti ai militari sono momenti solenni, ma Trump ha tenuto un comizio politico, in cui ha attaccato il suo predecessore Joe Biden, il governatore Newsom e i giornalisti. I soldati presenti lo hanno assecondato, esultando quando parlava dei suoi successi e fischiando quando venivano citati i suoi avversari, come se fossero suoi sostenitori. Anche questo è molto irrituale, perché i soldati sono obbligati a non esporsi mai politicamente.

Secondo alcuni giornali, i soldati tra il pubblico sarebbero stati selezionati in base alla loro vicinanza ideologica a Trump, proprio per dare l’impressione che i militari sostengano le idee politiche del presidente.

Trump balla davanti ai soldati dopo un suo discorso a Ford Bragg, 10 giugno 2025

Donald Trump balla davanti ai soldati dopo un suo discorso a Fort Bragg, 10 giugno 2025 (AP Photo/Alex Brandon)

Un altro momento di questa politicizzazione dell’esercito potrebbe avvenire sabato, quando a Washington si terrà una parata militare sempre in occasione del 250esimo anniversario delle forze armate – anche se molti hanno notato che il 14 giugno è il giorno del compleanno di Trump.

Anche in questo caso: le parate militari sono comuni in Europa ma non negli Stati Uniti, proprio perché si è sempre cercato di tenere l’esercito il più lontano possibile dalla politica. È molto probabile che Trump la utilizzerà come strumento di propaganda. Sono già state organizzate manifestazioni: Trump ha detto che eventuali proteste saranno represse con la forza.