Jair Bolsonaro ha testimoniato per la prima volta al processo in cui è accusato di colpo di stato

Jair Bolsonaro nella Corte suprema brasiliana, il 10 giugno (AP Photo/Eraldo Peres)
Jair Bolsonaro nella Corte suprema brasiliana, il 10 giugno (AP Photo/Eraldo Peres)

Martedì l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha testimoniato per la prima volta al processo in cui è accusato di aver progettato un colpo di stato dopo aver perso le elezioni del 2022. Parlando di alcuni documenti presentati dall’accusa da cui sembra che diversi suoi collaboratori avessero effettivamente preparato un golpe, Bolsonaro ha detto che con il suo team valutò effettivamente vari modi con cui provare a rimanere al potere dopo la sconfitta alle elezioni, fra cui la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza, che a suo dire venne subito scartata perché non c’era il «clima» politico adatto a farlo. L’ex presidente ha comunque negato di aver preparato un golpe o di essere stato a conoscenza dei tentativi dei suoi sottoposti per farlo.

Bolsonaro, un populista di destra, rimase in carica per un mandato dal 2019 al 2022, quando venne sconfitto dall’attuale presidente Luiz Inácio Lula da Silva, di sinistra. La transizione fra i due fu caotica: Bolsonaro lasciò il paese e non partecipò alla cerimonia di passaggio dei poteri (al processo ha detto che voleva evitare «i peggiori “buu” della storia del Brasile»), e l’8 gennaio 2023 i suoi sostenitori assaltarono gli uffici delle principali istituzioni governative nella capitale Brasilia. Sempre martedì Bolsonaro ha respinto la tesi secondo cui anche quello fu un tentativo di colpo di stato, dicendo che ai manifestanti in rivolta mancava una chiara leadership.

Bolsonaro si è anche scusato con il giudice che presiede il caso alla Corte suprema, Alexandre de Moraes, per averlo insultato in una riunione ministeriale del 2022. De Moraes è intervenuto spesso nella vita politica brasiliana e si è occupato diverse cause che hanno attirato molta attenzione, fra cui l’ordine di bloccare il social network X (Twitter) in tutto il paese dopo una controversia con la piattaforma.

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