Questi nuovi cartelli turistici di Roma non stanno piacendo
Sono ingombranti, spesso stonano col contesto circostante e soprattutto alcuni hanno errori vistosi

Per la seconda volta nel giro di pochi giorni a Roma è stato rimosso uno di quei grossi cartelli che indicano quanto ci vuole per raggiungere a piedi un punto di interesse turistico, come monumenti, chiese, musei e via così. Questi cartelli sono abbastanza comuni all’estero e nelle scorse settimane hanno iniziato a comparire anche nel centro storico di Roma, accompagnati da una certa polemica. Il motivo è che sono totalmente fuori contesto: rossi, moderni, ingombranti per il passaggio e soprattutto con alcuni errori.
Il cartello che è stato rimosso martedì si trovava proprio davanti alle colonne del Pantheon, uno dei monumenti più frequentati della città: non solo disturbava molto la visuale ma diceva anche che il Pantheon era a un minuto di distanza, mentre l’edificio si trovava letteralmente a pochi passi. L’altro, tolto solo qualche giorno fa, era in piazza Navona, a disturbare la visuale della fontana del Bernini.

Il cartello vicino al Pantheon (dal profilo X di RomaToday)
Su altri cartelli della città, ancora in posizione, sono stati fatti notare alcuni errori nelle indicazioni. A partire dal calcolo delle distanze, talvolta molto esagerato e in contraddizione con la mappa posizionata sotto le indicazioni.
In altri casi sono stati sbagliati proprio i nomi delle vie.

(Da una segnalazione su un gruppo Facebook di quartiere)
Questa storia è poi arricchita dal tradizionale caos amministrativo che circonda molte iniziative simili a Roma. Non si capisce bene quale ente ne sia effettivamente responsabile: se la società Giubileo 2025, deputata alla logistica del grande evento in corso in città e che li ha posizionati, o il comune e la Sovrintendenza, che invece hanno chiesto la rimozione.
Questo disguido era oggetto di un incontro previsto per martedì tra il direttore generale della società Giubileo 2025 Marco Sangiorgio, il sovrintendente Claudio Parisi Presicce, e il sindaco Roberto Gualtieri, che è anche commissario straordinario per il Giubileo. Sangiorgio ha detto a Repubblica che con ogni probabilità sarà avviata una ricognizione generale dei cartelli, e che fino a quando non sarà finita non ne verranno posizionati altri.
La procedura prevederebbe che prima di essere posizionati i cartelli di questo tipo debbano essere approvati da una specifica conferenza dei servizi: non è chiaro se in questi casi sia avvenuto o meno. Nel caso del cartello di piazza Navona – i cui vincoli urbanistici sono assai stringenti, come si può immaginare – non c’era stata alcuna approvazione da parte della Sovrintendenza, che una volta sollecitata ne ha disposto la rimozione.
La consigliera del municipio 1 (quello del centro storico) Nathalie Naim, della maggioranza, ha detto a RomaToday di aver ricevuto anche molte segnalazioni di cartelli che ingombrano il passaggio sui marciapiedi, e quindi in «contrasto con il codice della strada». Il consigliere dello stesso municipio e presidente della commissione trasparenza Stefano Tozzi – di Fratelli d’Italia, partito in opposizione a quello del sindaco Gualtieri – ha detto sempre a RomaToday che «queste paline vengono acquistate grazie a un finanziamento di 5 milioni di euro destinati alla segnaletica».
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