Alla fine il processo sulla morte di Maradona è stato annullato
Per via del documentario girato di nascosto da una dei tre giudici incaricati del caso, uno scandalo emerso pochi giorni fa

Il processo sulla morte di Diego Armando Maradona in corso in Argentina è stato annullato: la decisione è stata presa per via dello scandalo legato alle riprese di un documentario non autorizzato sul processo, fatte in maniera illegale proprio da una dei tre giudici che avrebbero dovuto decidere la sentenza, Julieta Makintach.
La decisione è stata comunicata giovedì da Maximiliano Savarino, uno degli altri giudici del tribunale di San Isidro (nell’area di Buenos Aires), che ha spiegato che gli atti relativi al processo verranno dichiarati nulli. Savarino ha detto che la condotta di Makintach «non è stata imparziale e che il suo comportamento ha provocato danni sia all’accusa sia alla difesa»; ha aggiunto che dovranno essere nominati nuovi giudici, come previsto. Sia secondo lui che secondo la terza giudice, Verónica Di Tommaso, sarebbe inoltre opportuno che il processo si tenesse in un altro tribunale.
Maradona è stato uno dei calciatori più forti di tutti i tempi, nonché uno degli sportivi più famosi e venerati in Argentina e nel mondo. Morì il 25 novembre del 2020 in un appartamento di Tigre, vicino Buenos Aires: due settimane prima era stato dimesso da una clinica di La Plata, dove aveva subito un’operazione chirurgica. Secondo l’accusa, il personale medico non agì in maniera appropriata per gestire il suo recupero.
Il processo sulla sua morte coinvolgeva sette persone, accusate di omicidio colposo, ed era seguitissimo sia in Argentina che all’estero.
Makintach ha 47 anni, è la figlia di un noto giudice ed era stata al centro delle attenzioni dei media e dei giornali di gossip fin dall’inizio del processo, che era cominciato lo scorso 11 marzo a San Isidro. Venerdì scorso grazie ad alcune immagini di videosorveglianza si era scoperto che due giorni prima dell’inizio del processo era entrata nella sede del tribunale con una troupe per girare delle scene: stava girando un documentario sul caso, in cui era proprio lei la protagonista.
Inizialmente Makintach aveva provato a difendersi, poi sia gli avvocati dell’accusa che quelli della difesa avevano chiesto il suo allontanamento. Secondo quanto detto da Savarino giovedì, la sua presenza nel caso «segnala la nullità del dibattimento». Tra le altre cose, Makintach è anche stata sospesa a tempo indeterminato dall’Università australe, dove insegna.
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