Volvo eliminerà 3mila posti di lavoro, perlopiù in Svezia

L’azienda automobilistica svedese Volvo Cars ha annunciato che eliminerà 3mila posti di lavoro, circa il 15 per cento del proprio staff, nell’ambito di un piano di riduzione dei costi legato alla più ampia crisi del settore. La decisione riguarderà 1.200 impiegati e dirigenti di diversi dipartimenti dell’azienda, come quelli di comunicazione, ricerca e sviluppo e risorse umane, soprattutto a Goteborg; coinvolgerà poi un migliaio di consulenti, perlopiù in Svezia, e altri dipendenti all’estero.
Ad aprile l’amministratore delegato di Volvo, Hakan Samuelsson, aveva presentato un programma di tagli da 18 miliardi di corone svedesi (circa 1,65 miliardi di euro) motivato soprattutto dall’aumento dei costi, dal calo della richiesta delle auto elettriche e dalle incognite relative ai commerci internazionali, anche per via dei discussi dazi introdotti dal presidente statunitense Donald Trump. Visto che la sua produzione è concentrata soprattutto in Europa e in Cina, Volvo è più esposta ai nuovi dazi rispetto ad altre aziende automobilistiche: ad aprile le sue vendite globali sono calate dell’11 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Negli ultimi mesi hanno annunciato l’eliminazione di migliaia di posti di lavoro anche altre importanti aziende automobilistiche, tra cui Ford, Porsche e Nissan.
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