Il caso della donna scomparsa a Prato da più di una settimana

Si chiama Denisa Maria Adas, si sa che lavorava come escort e poco altro, e ora la madre è indagata per false dichiarazioni

Denisa Maria Adas in una foto diffusa sul profilo Facebook dell'associazione Penelope, che assiste i famigliari delle persone scomparse
Denisa Maria Adas in una foto diffusa sul profilo Facebook dell'associazione Penelope, che assiste i famigliari delle persone scomparse
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La procura di Prato sta indagando sulla scomparsa di una donna vista per l’ultima volta in un residence della città giovedì scorso. La donna, Denisa Maria Adas, ha una trentina d’anni, lavora come escort ed è di origine romena. La sera di giovedì aveva telefonato alla madre, finendo di parlarle attorno a mezzanotte. Dopodiché non si sono più avute sue notizie: l’ultima cella a cui si è connesso il suo telefono, pochi minuti dopo la chiamata, è vicina a uno svincolo autostradale non lontano dal residence.

La stanza in cui alloggiava Adas è stata trovata in ordine, con la chiave, ma mancava la chiave dei portoni esterni del residence. Nella sua auto, parcheggiata da giorni davanti alla struttura, sono stati trovati i suoi documenti. Lei viveva a Roma con la madre, si trovava temporaneamente a Prato e avrebbe dovuto spostarsi per qualche giorno a Bologna, prima di tornare a Roma.

Lo sviluppo più recente delle indagini è l’iscrizione nel registro degli indagati della madre, per false dichiarazioni ai pubblici ministeri. Secondo le indagini, la madre avrebbe detto ad amiche e colleghe di Adas di essere in contatto con un avvocato calabrese, il quale sostiene che la donna sarebbe stata rapita da un gruppo di criminali romeni che la starebbero costringendo con la violenza a prostituirsi. Nei suoi interrogatori però la madre non aveva menzionato questo avvocato, la cui identità non è nota e la cui versione è comunque totalmente da verificare.

La casa della madre a Roma è stata perquisita, e il suo telefono è stato sequestrato per essere analizzato, per provare a risalire all’identità di questo avvocato. Secondo una conoscente della donna scomparsa che ha parlato con chi svolge le indagini, invece, non ci sarebbe alcun gruppo di criminali romeni, e Adas sarebbe stata rapita dall’avvocato stesso, che sarebbe un suo ex cliente. Sono tutte ipotesi, al momento, e c’è ben poco di certo.

Le indagini si stanno concentrando anche sulle conversazioni avvenute in una chat di escort colleghe di Adas, in cui una di loro ha scritto che i comportamenti della ragazza prima della scomparsa l’avevano spaventata. La chat è avvenuta su una piattaforma in cui non sono visibili i veri nomi delle partecipanti, e per questo adesso le indagini stanno cercando di risalire all’identità di questa collega per capire cosa intendesse. Un altro indizio è stato fornito da una testimone che dice di aver visto Adas poco prima della scomparsa. Ha raccontato di averla vista in un bar mentre parlava al telefono: secondo questa testimonianza, Adas avrebbe detto che se un uomo l’avesse trovata l’avrebbe uccisa.